Per un pacco di libri ha raggiunto un nuovo record: quasi 300 partecipanti. Il bando per inviare i racconti al premio letterario ideato da Doranna Montefusco, dirigente scolastico oggi in pensione e sostenuto anche da Il Nuovo Diario Messaggero, si è chiuso nelle scorse settimane e allapertura delle buste gli elaborati inviati hanno sfiorato i 300. Si è trattato, per la precisione di 280 racconti, realizzati dai ragazzi tra i 10 e i 14 anni, a cui questanno veniva chiesto di partire dallincipit Eravamo tutti a tavola. Un ottimo risultato per questa quarta edizione del premio, che partì nel 2011 con un centinaio di partecipanti per poi veder crescere le adesioni di anno in anno. Dedicato ai ragazzi delle scuole imolesi e diviso in due categorie – una dedicata agli studenti di quinta elementare e prima media, laltra per quelli di seconda e terza media – il concorso mette in palio, come recita il titolo, un pacco di libri. Ma anche lopportunità, per i vincitori, di veder pubblicati i propri racconti sulle pagine de Il Nuovo Diario Messaggero e, per le intere classi partecipanti, di aggiudicarsi un laboratorio didattico a cura dellassociazione culturale Artena. Per assegnare questultimo premio la giuria sceglie tra i racconti ambientati in luoghi che, per il patrimonio imolese, siano importanti dal punto di vista culturale, storico, archeologico o paesaggistico. Sono sempre di più i ragazzi che accolgono questo suggerimento e decidono di collocare la propria storia alla rocca sforzesca, a palazzo Tozzoni o al parco delle Acque Minerali. Ma soprattutto cresce continuamente la partecipazione al concorso da parte di intere classi, come conferma Montefusco. Che aggiunge: «Significa che gli insegnanti sono il vero motore della nostra proposta: se ne sono motivati diventa unattività didattica curriculare, inserita nellofferta formativa dellanno scolastico in corso». Il fatto che siano sempre di più i racconti inviati e le intere classi che prendono parte alliniziativa indica che il concorso funziona. «Tra i motivi di questo successo – spiega Montefusco – cè il fatto che gli insegnanti sanno bene che cè un legame tra il libro, la scrittura e il benessere dei ragazzi. Nella fascia detà a cui ci rivolgiamo, quella tra i 10 e i 14 anni, la scrittura e il libro possono diventare strumenti e anche un rifugio alle difficoltà che i ragazzi incontrano nel processo di crescita. Il nostro premio vuole sostenere i giovani in questo e anche gli insegnanti sensibili a questo obiettivo formativo colgono loccasione per stimolare linteresse per la lettura e la scrittura nei ragazzi». Il concorso, al momento, è rivolto alle sole scuole imolesi. Ma visto il grande successo si sta facendo spazio lipotesi di estendere liniziativa. Come conferma Montefusco, «per la prossima edizione pensiamo di aprire il premio alle scuole del comune di Mordano, che fanno parte dellistituto comprensivo imolese numero 3, ma che sono escluse dal regolamento in quanto non appartenenti al comune di Imola. In futuro, poi, si potrebbe pensare di allargare liniziativa, gradualmente, anche alle scuole del circondario». Per adesso, però, è ancora il momento di rimanere concentrati su questa edizione. La giuria si è messa al lavoro per leggere i racconti e selezionare i vincitori, che saranno premiati il prossimo 21 marzo a palazzo Sersanti.