Cinquanta candeline per la ditta Trebbi Idroimpianti di Imola, specializzata nell’installazione, progettazione e direzione lavori di impianti tecnologici meccanici sia civili che industriali. Nata nel 1985 dall’unione delle ditte individuali di due fratelli che vantavano già decenni di esperienza nel settore di impianti termo idraulici sia civili che industriali, l’azienda imolese è diventata in breve tempo riferimento della zona nel settore termoidraulico, al top per competenza tecnica, affidabilità e serietà professionale.
Come sono trascorsi questi anni? «Cinquant’anni di attività, sembra incredibile, ma è proprio vero!- raccontano da via Vighi -. Lo attesta la ricevuta rilasciata a Gino Trebbi dalla Camera di Commercio di Bologna il 16 aprile 1964. Pochi anni dopo anche Franco Trebbi cominciò a lavorare con il fratello nell’attività di impianti termoidraulici. Il primo deposito per l’attrezzatura fu un pezzo di stalla poi, piano piano, con caparbietà e lavorando sodo, siamo riusciti ad acquistare il capannone dove siamo attualmente. Negli anni le denominazioni della ragione sociale sono cambiate, fino a quella attuale, Trebbi Idroimpianti Srl, ma i soci fondatori sono sempre gli stessi e sono ancora i capisaldi dell’azienda».
Cosa ha permesso di giungere a questo traguardo?
«Noi pensiamo siano stati l’impegno, la puntualità e la professionalità, il cercare di migliorare ed essere sempre aggiornati nell’applicare le nuove tecnologie: il nostro principale obiettivo è sempre stato la soddisfazione del cliente. La nostra è una clientela fidelizzata, infatti abbiamo eseguito impianti anche per tre generazioni: prima per i genitori, poi per le case dei loro figli e, ultimamente, anche per le abitazioni dei nipoti. Abbiamo realizzato anche impianti di elevata tecnologia per molte società, enti, banche e istituti e questo ci ha permesso di operare sempre nei dintorni. Da dieci anni, coinvolti dalle suore dell’Istituto di Santa Teresa del Bambin Gesù, e con la collaborazione di clienti e fornitori, abbiamo realizzato impianti in varie missioni in Africa, in Messico e, prossimamente, saremo anche in Brasile».
C’è stato un ricambio generazionale per quanto riguarda lo staff che opera in azienda?
«Ora lavorano in azienda anche i figli e speriamo che si attivino a mantenere o, ancor meglio, a migliorare quanto realizzato dai predecessori. Il momento attuale è molto critico, l’economia va a rotoli, c’è poco lavoro e c’è il rischio di non incassare, quindi li aspetta un inizio molto impegnativo. L’importante è che mantengano sempre lo stesso obiettivo, perché la miglior pubblicità la fa il cliente soddisfatto».
