Alla luce dell’esito negativo del ricorso presentato dal Comitato Referendario Imolese (come tutti gli imolesi sanno, il Comitato è sorto l’anno scorso per permettere ai cittadini imolesi di potersi esprimere sopra un tema che li riguarda molto da vicino: la città metropolitana di Bologna), sorgono spontanee alcune riflessioni, ancora a caldo. L’operato della magistratura, e quindi l’esito coincidente con la bocciatura del ricorso, va sicuramente rispettato. Preso atto che questa strada è stata sbarrata, il Comitato Referendario Imolese dovrà a questo punto scegliere una strada differente. Non avverrà alcun scioglimento di tale comitato che, si ricorda, è sorto con il solo intento di portare una ventata di democrazia nel territorio imolese. Troppe volte politici e amministratori si sono riempiti la bocca della parola “democrazia” senza poi dimostrare coi fatti di applicarla veramente fino in fondo. Perché l’attuale sindaco di Imola in più occasioni, in un recente passato, ha promesso di indire un referendum sullo Statuto della città metropolitana, salvo poi fare retromarcia? E pure il consiglio comunale di Imola, nella seduta del 16 aprile 2014, aveva approvato a maggioranza un odg del PD volto a chiedere una consultazione referendaria nei tempi e nei modi opportuni. Perché realtà come Civitavecchia e Acireale, hanno promosso strumenti democratici per non fare parte delle città metropolitane di Roma e Catania, rispettivamente, e ad Imola non si riesce nemmeno ad ottenere un “misero” referendum consultivo? Quali sono i timori di chi governa Imola, che spingono a negare un referendum? Quali interessi politici si intrecciano con quelli di alcuni potentati economici? Questi interrogativi, per certi versi inquietanti, vanno posti direttamente al primo cittadino imolese, e l’invito che rivolgiamo ai consiglieri comunali, a qualsiasi schieramento appartengano, è quello di farsi portavoce di queste istanze. Dal canto suo il Comitato Referendario Imolese, pur prendendo atto di aver perso questa prima “battaglia”, ricorda che “guerra” sarà ancora lunga e che alla fine gli aneliti di libertà e giustizia prevarranno.
Comitato Referendario Imolese Ivan Miani