È allarme nutrie. Visti i danni provocati dal grosso roditore Comune di Imola ha emanato un’ordinanza con cui apre agli interventi per la riduzione delle nutrie sia da parte dei cacciatori che da parte degli agricoltori. L’ordinanza riguarda «l’intero tratto arginato del torrente Santerno, ricadente all’interno dei confini comunali di Imola e lungo ambedue le sponde» e questo a causa del configurarsi di «una situazione di emergenza che richiede l’urgente adozione da parte di codesta competente amministrazione comunale di adeguati provvedimenti per l’eliminazione del rischio, a tutela della pubblica incolumità e dell’integrità di beni e infrastrutture». Voracissime e dall’elevato tasso riproduttivo (13,96 piccoli per femmina), le nutrie potranno quindi essere abbattute sia dai cacciatori, dagli operatori abilitati dalla Provincia e dagli agricoltori con porto d’rami. Questi ultimi potranno poi procedere a catture sui loro terreni. Essendo inserite tra le 100 specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità e visto che si tratta di animali non autoctoni in sovrannumero, non è stato individuato un numero massimo di abbattimenti possibili. L’ordinanza resterà in vigore fino al 30 giugno.