6, Febbraio, 2025

UN LIBRO PER CRESCERE

«Ogni volta che leggo un libro vivo una nuova vita!» mi disse un giovanissimo vincitore della prima edizione del nostro concorso Per un pacco di libri. Quante vite avrà vissuto quel ragazzo e quante ne potrà ancora vivere se resterà appassionato di lettura? Quale ricchezza di emozioni, di umanità, di sentimenti, di sensazioni, di avventure riuscirà a sperimentare, pur nella sua giovane esistenza? La risposta di tanti ragazzi ogni anno al nostro premio di scrittura ci fa credere che i giovani siano buoni lettori: non hanno abbandonato il rapporto col libro nonostante l’invasione delle tecnologie. È evidente che questo rapporto offre loro la possibilità di esprimersi, la capacità di trovare dentro di sé non solo le parole, ma anche la voglia di raccontarsi, di “tirare fuori” un mondo che altrimenti resterebbe nascosto, a rischio di implosione, facile preda delle incoerenze adolescenziali. La lettura rappresenta uno strumento in più, come conoscere un’altra lingua, utile per ampliare le proprie relazioni, per raccontare con un numero maggiore di parole la propria intimità, la propria esperienza di vita, i propri disagi, le contraddizioni, le fatiche di tutti i giorni. Un ragazzo che legge è un ragazzo che riesce a scrivere più agevolmente, che riesce a parlare senza sforzi eccessivi ed è meglio attrezzato per affrontare le difficoltà inevitabili della crescita. Sviluppa il senso critico in grado di sostenerlo nelle scelte e di fronteggiare gli ostacoli del proprio percorso di vita. È stimolato dalla curiosità a trovare risposte divergenti ai problemi con cui si confronta. Il libro è un amico sicuro che dobbiamo mettere accanto ai nostri ragazzi fin da piccoli, in un viaggio che va iniziato presto per educarli alla scoperta dei “tanti
mondi” possibili. Lo sanno bene le mamme e i papà che mescolano i libri ai giochi dei propri figli che non camminano ancora, perché li possano toccare, ne possano sentire la consistenza, il peso, l’odore, come fossero oggetti animati, pieni di vita, genitori che non perdono occasione per raccontare storie, personaggi, avventure. Lo sanno bene gli insegnanti che promuovono la lettura fra i banchi con esperienze promozionali attive, in cui i bambini diventano anche protagonisti e autori dei libri che leggono, “abitano” i luoghi della lettura, come le biblioteche, vivono il libro come uno strumento di cui naturalmente possono disporre nelle situazioni più normali della vita. Perché non si può imporre la lettura di un libro, ma l’educazione alla lettura si può e si deve promuovere, in famiglia e a scuola.

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