Diverse le realtà del nostro territorio che approfitteranno della vetrina offerta dall’Expo per farsi conoscere e per presentare ai visitatori provenienti da ogni angolo del pianeta le proprie eccellenze. Da novembre con Chef to chef, l’associazione regionale che raggruppa cuochi, produttori e gourmet dell’Emilia-Romagna, il titolare dell’hotel e del ristorante Monte del Re, Umberto Cavina sta portando avanti un progetto di mappatura che coinvolge alcuni dei prodotti di punta della nostra regione. La patata, l’aceto balsamico, pere, mele, i salumi, la pasta fresca, ecc… e il prossimo 27 aprile il pesce dell’Adriatico, verranno analizzati dal punto di vista sensoriale. Il risultato sarà un atlante del gusto che avrà nell’Expo il proprio trampolino di lancio. Sempre alla fiera di Milano a settembre Cavina sarà tra i 50 chef che porteranno il loro particolare pieno che andrà a completare i 50 metri di sfoglia tirata dalle sfogline. Secondo il deus ex machina di Monte del Re «l’Expo può essere un volano per far ripartire le nostre attività. Certo, non possiamo pensare di aspettare che sia l’Expo ad entrare nelle nostre case. La rete c’è, esistono già delle relazioni tra gli operatori. E stiamo iniziando a capire che siamo forti se lavoriamo in gruppo più che come competitor». Anche il gruppo Agrimola, di cui fa parte la cooperativa agricola Agrisanterno, sarà in prima fila a Milano durante il periodo dell’Expo. L’azienda imolese, che lavora frutta fresca e frutta secca, non sarà all’interno del quartiere fieristico, ma dentro Italian Makers Village, che sorgerà vicino al cuore della città. Nell’ambito di uno spazio organizzato da Confartigianato, «Agrimola – fa sapere Lorenzo Zavaglia, dello staff commerciale – sarà presente dal 17 al 21 settembre, insieme ad altre imprese emiliano romagnole che espongono i propri prodotti». Una sorta di luogo di incontro, dunque, delle varie eccellenze regionali, che si ritroveranno insieme nel centro di Milano. Un’ottima vetrina per farsi conoscere, che Agrimola sfrutterà esponendo uno dei suoi punti di forza: marroni e castagne. «Ci saranno sia gli snack – spiega Zavaglia – sia il prodotto fresco, vista la stagione». Sempre all’interno dell’Italian Makers Village ci sarà anche il maglificio Macdonald di Villa San Martino di Lugo. L’azienda che è al servizio delle maggiori maison del mondo sarà presente dal 17 al 23 settembre, sfruttando il termine del Milano pret a porter e l’inizio della Settimana della Moda. «Per noi è il periodo migliore – spiega Ridolfi, uno dei soci -. Siamo all’interno dello store dell’eccellenza che permette ai visitatori sia di toccare con mano la nostra realtà, sia di fare acquisti. Durante la nostra permanenza ci verrà data la possibilità di curare un evento, come ci ha indicato il presidio Slow Food, in cui far risaltare l’alimentazione e la moda della nostra terra. Sarà in quel contesto che presenteremo la nostra idea ai buyers e alla stampa». Non poteva mancare alla kermesse lombarda l’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna di Dozza. La sua presenza all’area fieristica milanese sarà all’interno dello spazio che la Regione Emilia Romagna avrà nel Padiglione Vino. «Quest’ultimo, come tutto l’Expo, sarà un padiglione d’immagine – premette il presidente di Enoteca Pierluigi Sciolette -. A noi sta il compito di dare l’immagine migliore del nostro territorio attraverso i vini. È il nostro biglietto da visita per far sì che queste persone vengano un domani nelle nostre zone». A Expo 2015 le eccellenze vitivinicole della regione saranno presenti con 64 etichette a bimestre, che grazie al turn over possono arrivare a un potenziale di 192. I visitatori potranno gustare i vini emiliano romagnoli tramite dispenser accessibili previo acquisto di una tessera (rinnovabile una volta) che permette di fare tre assaggi. «L’elenco delle aziende che saranno presenti a Expo lo stiamo ultimando. Contiamo di presentarlo il 15 aprile» anticipa il direttore Ambrogio Manzi. Tra chi ci sarà però, già è noto il coinvolgimento del Gruppo Cevico. Da segnalare che la presidente del colosso vitivinicolo Ruenza Santandrea è membro del comitato scientifico del Padiglione Vino. Tra le altre aderenti, al momento, segnaliamo la Dalfiume Nobilvini di Castel San Pietro, l’azienda agricola Ca’ Rossa di Imola, Treré e Caviro di Faenza, Tenuta Masselina di Castel Bolognese. Parlando di vino non si può non parlare di Augusto Zuffa, titolare dell’omonima cantina. Il giovane imprenditore è stato invitato dalla Regione a rappresentare le eccellenze agroalimentari dell’Emila Romagna. «Un grande onore ma anche una grande responsabilità – è il commento di Zuffa». Zuffa Anima di Vino Italiano, il brand con cui la cantina è conosciuta in tutto il mondo (ultimamente i vini Zuffa sono arrivati anche in Cina), sarà presente all’interno del Padiglione Italia nello spazio riservato all’Emilia Romagna insieme all’Acetaia Pedroni di Rubbiara di Nonantola e alla cooperativa agricola Il Raccolto di San Pietro in Casale. Video sull’azienda e degustazioni di vini faranno vedere ai visitatori come la passione può far nascere prodotti di ottima fattura. Fino ad arrivare a uno dei momenti clou, dal 18 al 25 settembre, con la presentazione ufficiale del nuovo vino “Vinea Expo 2015” che Zuffa ha dedicato espressamente all’esposizione milanese e che è stato realizzato unendo i migliori vitigni Sangiovese del 2012. Un vino nato dall’unione degli studi di viticoltura ed enologia condotti dallo stesso Zuffa con quelli condotti dal dottor Antonio Monti del Mare Termale Bolognese sugli oligoelementi naturali presenti nel vino. Tra le istituzioni da segnalare la presenza dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna con il progetto “Delizie per viaggiatori buongustai: gran tour nella Bassa Romagna da assaporare con gli occhi e da gustare ad ogni giro di ruota”. L’Unione si è aggiudicata uno spazio all’interno della Piazzetta, l’area gestita dalla Regione all’interno del Padiglione Italia, volta a promuovere il sistema produttivo, culturale scientifico e turistico dei vari territori dell’Emilia Romagna. La proposta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna è stata accettata insieme ad altre 30 domande, su un totale di 79 richieste. Tra i progetti che invece, ad ora, non sono entrati nella graduatoria di quelli finanziati dalla Regione c’è quello del Circondario imolese, presentato attraverso la Stai. La Regione aveva infatti pubblicato un bando per la realizzazione di progetti da realizzare dal 1° agosto al 31 ottobre nella Piazzetta, lo spazio riservatole all’interno della Mostra delle Regioni. Progetti volti alla creazione di eventi per la promozione del sistema produttivo, culturale, scientifico e turistico dei territori dell’Emilia Romagna. La Stai ha partecipato al bando con il progetto “Imola Area. il circuito delle eccellenze” che prevede quattro giornate, dal 26 al 29 settembre, dedicate al rapporto tra il territorio imolese con il concetto del cibo. «Allo stato attuale il nostro progetto, che ha una previsione di spesa di 38mila euro, è rimasto fuori dalla graduatoria di quelli finanziati dalla Regione – commenta Gian Luca Brasini, coordinatore della Stai – anche perché siamo stati coinvolti dal Comune, a nome del Circondario imolese, solo ad una settimana dalla scadenza del bando (il 30 gennaio) e siamo riusciti a presentarlo alla Regione all’ultimo momento. Ma se ci dovesse essere qualche rinuncia tra i primi 30 che otterrano finanziamenti potremmo ancora rientrare in gioco». Eccellenze del territorio quali l’Accademia pianistica, l’autodromo di Imola, gli chef del territorio e le terme avranno, stando al progetto, delle giornate in cui attraverso varie attività e video potranno presentarsi ai visitatori provenienti da tutto il mondo. A rappresentare la società civile e l’economia sociale saranno presenti Confcooperative, Federcasse e il gruppo bancario Iccrea. All’interno dello spazio espositivo, in Cascina Triulza, i giorni durante i quali si accenderanno i riflettori su Confcooperative Emilia Romagna saranno quelli tra il 21 e il 27 settembre, in concomitanza con la presenza nel capoluogo lombardo della Regione. Sarà questo un luogo di incontro per presentarsi al vasto pubblico, raccontare le buone pratiche del movimento cooperativo e del credito cooperativo e confrontarsi sui temi dell’Expo.