25, Aprile, 2025

Movimento dei Focolari, una fede che va oltre le barriere della società

La Pastorale Giovanile ha rivolto alcune domande ai giovani delle realtà presenti in diocesi, per conoscerli meglio in attesa dell’inizio del sinodo dedicato a loro il prossimo ottobre. In questa quarta puntata della rubrica raccontano la loro esperienza di fede Letizia, Samuele e Sara, ragazzi che frequentano il movimento dei Focolarini.

Il papa ha dedicato il sinodo ai giovani. Cosa ne pensi di questa scelta e quali sono le motivazioni che hanno portato a questa decisione?
Credo che il papa stia facendo un ottimo passo avanti, per cercare di avvicinare i giovani a qualcosa che non è del tutto compreso, soprattutto dai giovani stessi. In questo modo, fa vedere che tiene a tutta la popolazione senza distinzione di età. È qualcosa che attira secondo me, anche se la Chiesa, i suoi dogmi e i suoi concetti, sono abbastanza lontani dalla concezione della maggior parte della popolazione. Con questo non dico che sarà una cosa facile raggiungere l`obiettivo, ma vedere qualcuno che offre tutto l` impegno che si possa dare in qualcosa, attira e suscita curiosità.

Quali credi siano i tuoi desideri, le necessità, i bisogni dei giovani d’oggi?
Io credo che i giovani, al giorno d`oggi, abbiano bisogno più che mai di sentirsi uguali agli altri, ragazzi di tutte le religioni e di tutte le credenze, e di capire che si ha molto in comune senza sentire la propria o l`altrui religione come un vincolo.

Come hai iniziato a credere e come alimenti la fede ogni giorno?
In realtà ho avuto la “fortuna” di essere nata in una famiglia di cristiani. Ho messo fortuna tra virgolette perché da una parte mi rendo conto che non mi comporterei in un certo modo durante la vita quotidiana se non avessi avuto questa educazione, dall’altra parte però mi accorgo che la mia mentalità di base cristiana contrasta molto quella della società o comunque quella di molti miei amici e i dubbi sulla verità del mio pensiero aumentano a dismisura. Perciò devo ammettere che in questo periodo continuo a frequentare la Chiesa e alcuni gruppi di condivisione che mi aiutano molto a vivere secondo un principio che per me é giusto, ma sto tendendo a mettere in primo piano altre cose davanti a quelle organizzate dalla diocesi o dalla parrocchia.

Per la diocesi di Imola, per il tuo percorso di fede quotidiano, per il gruppo o associazione a cui appartieni, credi che questo sinodo possa essere motivo di riflessione e rinnovamento? In che modo?
Attualmente mi sono relativamente staccata dalla vita della parrocchia e della diocesi, quindi non saprei se il sinodo potrà essere motivo di riflessione. Sicuramente io ci provo perché sento che devo fare qualcosa per uscire da questa situazione: per cui sto dentro a qualcosa, ma solo se non ho altri impegni, il che è una grandissima perdita di tempo. Per cui penso che dovrò impegnarmi anche nelle cose che mi piacciono di meno, per poter darmi degli obiettivi.

Il papa desidera ascoltare i giovani, più volte li invita a sognare. Ma è così difficile avere tempo per voi?
In realtà penso di sì, abbiamo tantissime cose da fare: tra chi studia, chi lavora e gli sport e la casa e altri problemi più personali. Credo che più si va avanti con gli anni, più ci accorgiamo che abbiamo meno tempo e sempre più impegni. Ma credo anche che il tempo per sognare bisogna sempre trovarlo: facendo tagli o organizzandosi (qualcosa di difficile, anche la sottoscritta parla ma non sempre ci riesce). Poi dipende anche cosa intende il papa con “sognare”: pure lo sport o qualsiasi hobby sono un modo praticissimo per sognare e per conoscersi meglio al di fuori dei doveri della vita.

Quali sono le novità che scopri nella tua vita grazie alla comunità di fede che frequenti?
Ti accorgi sempre di più dell`utilità di dire quello che provi o quello che senti agli amici o alle persone di cui ti fidi (che sia il confessore, il fratello, l’amico, il genitore). Perché ci si accorge che un proprio pensiero che magari appare più oscuro, può in realtà rivelarsi simile a quello di tanti altri intorno a te. Non bisogna farlo per aspettarsi una soluzione o una risposta, ma dà un sollievo enorme nel momento in cui ti senti sola e ti accorgi che in realtà accanto a te c`è una miriade di persone.

Come vedi le iniziative diocesane per i giovani (Gmg, Rogazioni, Estate Ragazzi) o cosa suggeriresti alla pastorale giovanile diocesana?
Penso siano tutte belle iniziative: uniscono e alimentano l’amore reciproco. Una cosa che mi viene in mente da proporre è quella di cercare di promuovere iniziative che siano legate alla vita della propria città: tra sostegno per i più poveri, alla partecipazione anche per le questioni politiche (elezione sindaco…), agli aiuti per studenti (come doposcuola..), ma anche maggior partecipazione anche ad aiutare le altre città vicine che hanno bisogno di aiuto (pensando agli abitanti recentemente colpiti dal terremoto o a quelli che si trovano più vicini alla questione dello sbarco degli immigrati).

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleSviluppo Siti Web e loghi
Messaggio promozionalespot_img

Ti potrebbe interessare

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleRealizzazione siti internet
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img

LASCIA UN COMMENTO

Leggi la prima pagina

IMOLA

LUGO