Anche quest’anno sono stati pubblicati i dati Eduscopio sui risultati universitari e lavorativi dei diplomati dell’istruzione secondaria di secondo grado. Tali dati, oltre ad arricchire di un utile strumento famiglie e scuole in funzione di un efficace orientamento capace di guidare verso scelte opportune alle superiori, offrono l’occasione per una riflessione sulla nostra realtà lughese, che vede un’ampia e articolata offerta di tipo tecnico-professionale e liceale, in grado di offrire una varietà di percorsi che permettono un ampio ventaglio di possibilità, comprese tra i due estremi di un precoce inserimento nel mondo del lavoro ed un proseguimento degli studi nell’ambito universitario. In generale, da un esame dei dati emerge in modo significativo la capacità di realtà scolastiche di piccoli centri come il nostro – ma non ci si faccia ingannare dalla modesta realtà urbana, su Lugo infatti gravita un bacino di utenza studentesco quasi corrispondente a quello di un capoluogo di provincia – di ottenere per i propri diplomati risultati complessivamente adeguati, sostanzialmente solidi, in taluni casi brillanti sia nell’inserimento lavorativo al conseguimento del diploma che nel proseguimento degli studi. Per quest’ultimo aspetto la realtà liceale trova nell’indagine Eduscopio uno strumento di particolare efficacia, in quanto tradizionalmente la prospettiva del proseguimento universitario è più probabile e di conseguenza proietta la scelta dei ragazzi e delle famiglie su una prospettiva formativa e di inserimento lavorativo più lunga e più lontana, e quindi soggetta a più variabili.
Per gli indirizzi del Liceo di Lugo i dati sono certamente significativi: Classico, Linguistico e Liceo delle Scienze Umane si collocano al primo posto nel territorio (Ravenna, Lugo, Faenza, Imola e Forlì), il Liceo delle Scienze Applicate è secondo e il Liceo Scientifico è al quarto posto, a poca distanza dai primi; a livello regionale ciascun indirizzo si colloca fra i primi 15, anzi al primo posto Liceo delle Scienze Umane e Classico, che è poi terzo a livello nazionale.
Il quadro lughese qui tratteggiato non sarebbe tuttavia completo senza un riferimento al raccordo e alla collaborazione – sempre migliori e tuttavia sempre migliorabili – tra enti locali ed istituzioni educative e formative, realtà essenziale per continuare ad offrire vari e solidi percorsi scolastici: in una parola e semplicemente, per prenderci cura di chi si affida alla scuola per un progetto di vita.
Antonio Pirazzini – Collaboratore del dirigente scolastico