Dopo che si sono spenti i riflettori sul centenario della scomparsa di Francesco Baracca e sulla fine della Prima guerra mondiale, grazie a una molteplicità di eventi che si sono svolti a partire dall’autunno del 2017 fino a giugno 2018 e che hanno riportato alla ribalta non solo nazionale la figura di Francesco Baracca e il museo a lui dedicato, ci sembra opportuno fare un sintetico bilancio delle iniziative messe in campo dall’Amministrazione Comunale e della accoglienza ricevuta, in particolare dal nostro territorio.
Un programma che ha ottenuto un notevole successo grazie alla coralità dell’impegno che ha visto al fianco del Comune di Lugo l’Aeronautica Militare, un Comitato appositamente costituito dal sindaco ed ampi settori dell’associazionismo locale, senza tralasciare la fruttuosa collaborazione con la Ferrari di Maranello, nel nome del cavallino rampante e delle comuni radici che accomunano due miti del ’900 quali l’eroe lughese ed Enzo Ferrari.
Il 19 giugno ha segnato un momento importante per la comunità lughese con una cerimonia di grande suggestione, resa ancora più solenne dal sorvolo delle Frecce Tricolori e dalla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica che, nel ricordare la figura dell’Asso dell’aviazione italiana, ha saputo interpretare, con parole molto appropriate, un diffuso sentimento collettivo. La presenza di migliaia di persone a Lugo nel corso delle settimane dedicate al ricordo di questa figura testimonia e conferma quanto il suo lascito storico e morale sia presente non solo in seno alla nostra comunità.
Nel corso delle commemorazioni, il museo intitolato a Baracca – già indicato tra le “eccellenze” museali in Emilia-Romagna – ha registrato una crescita importante di visitatori, a conferma che un’istituzione culturale trae linfa non solo dalla buona gestione del proprio patrimonio, peraltro riordinato nei mesi precedenti, ma anche dalla capacità di organizzare eventi che la vedano protagonista.
Ora, chiuso il centenario, la sfida è di ridefinire il ruolo e il posizionamento del nostro museo in un quadro di riferimento regionale e nazionale. E per questo occorre mettere in campo una rinnovata capacità progettuale, senza arretramenti rispetto ai risultati fin qui ottenuti.
Quello degli albori della aviazione e dei suoi legami con la storia del Novecento è un capitolo troppo importante per non essere adeguatamente tutelato e valorizzato.
Daniele Serafini