A distanza di più di 10 giorni dalla morte di Franco Poggi (scomparso il 14 gennaio dopo una lunga malattia), insegnante e direttore didattico della scuola di Borgo Tossignano, sempre impegnato nel mondo dell’educazione, grande appassionato di musica sacra e di storia locale, sono ancora tanti i messaggi che ci arrivano in redazione per ricordare il “Direttore”. Poggi era molto legato alla sua parrocchia, per la quale ha svolto vari servizi. Riportiamo di seguito l’omelia del parroco di Borgo Tossignano don Marco Baroncini in occasione del funerale celebrato il 17 gennaio nella chiesa di San Bartolomeo.
Dopo la benedizione alla camera mortuaria, sono arrivato in parrocchia un po’ prima del corteo ed ho approfittato di quei minuti per scegliere le letture. L’occhio è andato al profeta Isaia, con la grande festa sul santo monte di Dio; poi ho scelto il salmo 22 con il Signore che è nostro pastore e come lettura del Vangelo sono andato a Matteo 25,31-46
Omelia:
Il professore è partito per l’ultimo viaggio che lo porterà di sicuro sul santo monte di Dio, per la grande festa che Lui ha preparato per tutti i popoli. Si unirà come organista al grande coro di coloro che celebrano le Lodi del Signore.
Di lassù aspetterà ognuno di noi suoi amici ed oggi in questa occasione il professore ci suggerisce di seguire anche noi il Signore, che è il nostro pastore buono, che ama ciascuno di noi; ci guida nel cammino, ci protegge dai pericoli, ci sostiene nei momenti di difficoltà, ci porta ai pascoli di erba fresca, ci porta a dissetarci alle sorgenti di acqua pura. Il professore dice a noi di essere tranquilli perché anche per noi c’è posto al grande banchetto del Signore.
Il Vangelo invece potrebbe essere il ritratto del professore che ha sempre cercato di esercitare le sette opere di misericordia: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete aiutato…”
Chi bussava alla sua porta trovava accoglienza, aiutava chi non aveva possibilità. Non solo dava il cibo per il copro, ma aiutava anche nello studio sia i bambini italiani che quelli forestieri; non faceva discriminazioni. Pagava generosamente libri, quaderni, matite, biro, cartelle. A volte bastava solo chiedere… e Lui dava.
Era preoccupato che i ragazzi dovevano imparare. Ha sempre continuato ad insegnare anche negli anni della pensione, a tutti quelli che glielo chiedevano e a volte prendeva lui stesso l’iniziativa, come un ragazzo che mi ha detto: “Oggi lei don Marco ha suonato per Poggi Franco. Con me è stato molto buono perché mi ha detto: so che hai difficoltà vieni da me. Ti aiuto! L’ha fatto e sono andato bene!”
Chissà quante volte Poggi Franco ha fatto così.
Anche con la parrocchia è sempre stato generoso: ha pagato di tasca sua l’organo elettronico a tre tastiere e pedaliera… l’armonium e si preoccupava anche di tanto in tanto di accordarli, perché il suono fosse sempre armonioso.
Donaci o Signore persone, come lui, sempre pronte ad esercitare l’amore.
Preghiamo per lui, affidiamolo al suo angelo. Maria madre del buon Consiglio, ricordati che tutti gli anni il professore preparava gli articoli per la tua festa e le processioni da fare nel mese di Ottobre.
Don Marco