Il Messaggio di papa Francesco per la 53ᵃ Giornata mondiale della pace che ha come tema “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”, invita a sperare nella Pace e ad operare per mettersi in cammino verso una meta che a volte ci sembra difficile da raggiungere.
Papa Francesco con questo messaggio ricorda che la paura, spesso, è fonte di conflitto e che solo “la cultura dell’incontro tra fratelli e sorelle rompe con la cultura della minaccia” e per aiutare a superare i ristretti limiti dei nostri orizzonti, per cercare di costruire una vera fraternità universale.
Animata da queste parole, la Consulta diocesana delle aggregazioni laicali ha organizzato anche quest’anno la marcia della pace del 1° gennaio, cercando di trasformarla in . Perché la pace è un bene comune e ognuno di noi è chiamato ad adoperarsi per costruirla, indipendentemente dal credo, dalla provenienza, dalle condizioni sociali.
La marcia partirà dal piazzale della parrocchia di S. Spirito alle 16.15 e percorrerà la via Emilia, facendo delle breve soste animate presso piazza Mirri, piazza Matteotti, piazza Gramsci, la biblioteca di Imola, fino ad arrivare alla cattedrale di San Cassiano.
Sarà animata con canti, preghiere, riflessioni dalle associazioni della Consulta diocesana, dalla Chiesa Evangelica Rumena “Il Fiume del Risveglio”, dalla Parrocchia Ortodossa Rumena di Imola, dalla Casa della Cultura Islamica di Imola e da Arte migrante Imola.
Tanti linguaggi diversi che rispecchiano la ricchezza della comunità imolese e che testimoniano come le differenze possano diventare un valore attraverso l’ascolto, il dialogo, il rispetto reciproco.
In piazza Matteotti verranno recitate preghiere per la pace promosse da ciascuna comunità. Inoltre, proprio perché “Il mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni”, in piazza Gramsci e presso il piazzale della biblioteca di Imola, sarà possibile ascoltare brevi testimonianze di esperienze di nonviolenza nei conflitti in Palestina e in Colombia. Queste testimonianze aiuteranno non solo a far memoria delle donne, dei bambini, degli uomini che oggi vivono il dramma della guerra, dell’ingiustizia e dell’oppressione, ma anche a interrogarsi sulle scelte quotidiane e su ciò che realmente ognuno di noi può fare per costruire la pace.
Infine la marcia proseguirà verso la cattedrale di San Cassiano, dove sarà celebrata la santa Messa presieduta dal vescovo Giovanni Mosciatti.