Caschi e mascherine stampati in 3d per combattere la diffusione del Coronavirus. La Wasp di Massa Lombarda, azienda specializzata in macchinari hi-tech per la stampa 3d, ha scelto di convertire la propria capacità di innovazione accantonando temporaneamente i progetti per trovare soluzioni allo scopo di contrastare il Coronavirus.
Due sono i progetti sviluppati in tempo lampo dal settore ricerca e sviluppo di Wasp: la mascherina con filtro intercambiabile chiamata “FACE MASK” e il casco di protezione da microgocce con ventilazione e filtro integrato “MY SPACE”.
Partendo proprio dal primo prodotto, l’azienda spiega come abbia «sviluppato un processo che, partendo dalla scansione 3D del volto, consente di realizzare e personalizzare una mascherina su misura per ogni operatore».
«La mascherina può essere disinfettata e utilizzata più volte, mentre nella parte centrale va inserito un filtro intercambiabile. Occorrono circa quattro ore di stampa per realizzare una mascherina aderente al volto, evitando così le irritazioni e i disturbi causati dal lungo utilizzo».
Il progetto di tale mascherina è stato pubblicato in open source.
Per quanto riguarda il casco, Wasp lo definisce «uno spazio climatizzato, areato e al riparo da qualsiasi virus. Il casco è realizzato in materiale plastico leggero e trasparente, è facile da indossare e crea uno spazio personale protetto. Naso, bocca, occhi, orecchie, tutto è racchiuso in un involucro pressurizzato e all’interno si prova una sensazione di protezione, senza la limitazione della capacità respiratoria provocata dalle mascherine».
«Attualmente i primi cinque caschi sono pronti – affermano da Wasp -. Si tratta di dispositivi non certificati che Wasp testerà internamente per valutarne pregi e difetti e darli successivamente in prova a chi opera in prima linea».