La Unione Cicloturistica Francesco Baracca di Lugo e Baracca Lugo Mtb, hanno da sempre dimostrato grande attenzione e impegno non solo agli aspetti del ciclismo in tutte le sue forme ma anche alle problematiche sociali e generali che interessano in particolare il nostro territorio. Nella grave emergenza sanitaria che ha colpito l’intero pianeta in questi mesi ci siamo impegnati a rispettare le disposizioni che le Istituzioni ai vari livelli hanno definito per cercare di limitare l’espansione del contagio ed abbiamo anche cercato di dimostrare concretamente la nostra vicinanza e plauso all’encomiabile impegno degli operatori dell’Ospedale e di tutti coloro che stanno fronteggiando questa grave e difficile situazione. I dati sembrano dimostrare che tutto quanto è stato messo in campo sta dando dei frutti e, seppure lentamente, la situazione è in via di miglioramento e ci lascia pensare che un ritorno graduale alla “normalità” è all’orizzonte. Non appena la situazione sanitaria garantirà un adeguato livello di sicurezza, viste anche le ripercussioni negative che tutto ciò sta avendo sul piano economico e sociale, seppure in modo scaglionato, riprenderanno le attività nei vari campi (produttivi, commerciali, di servizio, ecc.). Come stanno ripetendo un po’ tutti, dovremo comunque abituarci a convivere con questo virus per un certo lasso di tempo e ciò comporterà la necessità di introdurre una serie di modifiche nel nostro modo di vivere quotidiano, non solo per la paura del contagio ma tenendo anche conto che tra le cause di questa pandemia viene inserita da più parti anche quella dei livelli di inquinamento dell’aria. Alla luce di tutto ciò con la presente vorremmo dare un contributo che possa servire a fronteggiare i problemi dell’immediato con una visione che guardi però anche alla prospettiva. Uno dei primi aspetti sarà quello del distanziamento che, mascherina o meno, dovremo comunque mantenere anche nei nostri spostamenti. Per evitare che la paura del contagio porti le persone a un ancora maggiore uso dell’auto con tutte le negative ripercussioni che questo avrebbe sia sul piano dell’inquinamento che dei rischi di incidenti, di stato delle strade, parcheggi, ecc., occorrerà che le aziende di trasporto pubblico e privato, su strada e su ferro, si attrezzino da subito adeguando i loro assetti organizzativi, gli orari e le modalità di erogazione del servizio adeguandole alla nuova situazione, tenendo conto che per lavoro sono molte le persone che dal nostro territorio si devono spostare all’interno della provincia o in quelle limitrofe. Oltre ciò ci sono poi tutti gli spostamenti sia urbani che extraurbani che, tenendo conto anche della vicinanza tra molti dei centri che compongono la Bassa Romagna, per i quali l’utilizzo della bicicletta, muscolare o assistita, potrebbe essere una delle migliori soluzioni per risolvere contemporaneamente svariati problemi: il mantenimento della distanza anche da altri contemporanei ciclisti, il fare del movimento che aiuta un buon mantenimento fisico e mentale, un abbattimento dei livelli di inquinamento e una maggiore vivibilità dei nostri centri urbani. I benefici sarebbero quindi notevoli, sia sul piano sanitario dato che l’attività fisica rinforzerebbe il nostro sistema immunitario rendendolo in grado di sopportare meglio eventuali malattie virali o meno, ma anche sul piano economico in quanto permetterebbe un risparmio delle spese sanitarie e sociali, un maggior rapporto di socialità, una minore incidentalità e così via. Questa malaugurata emergenza potrebbe quindi diventare un’importante occasione per le Amministrazioni della Bassa Romagna per riflettere sulla mobilità nel territorio, ridisegnando un nuovo scenario che veda la bicicletta come uno degli strumenti principali per gli spostamenti delle persone a breve e medio raggio. Per passare dalle parole ai fatti occorrono però precise scelte che incentivino veramente una mobilità ciclabile che garantisca la massima sicurezza e che sia anche opportunamente supportata da una campagna di comunicazione che vada dai bambini agli adulti. Come Cicloturistica Baracca e Baracca Lugo Mtb, dichiarando sin da ora la nostra disponibilità a confrontarci anche con le altre Società ciclistiche del territorio, per contribuire a costruire un vero e proprio piano per la mobilità ciclabile della Bassa Romagna che sia di supporto e stimolo per le Amministrazioni locali del territorio, indichiamo già da ora per titoli una serie di aspetti che riteniamo prioritari: Mobilità ciclabile urbana: – realizzare corsie preferenziali per le biciclette, ove non esistano adeguate piste ciclabili, utilizzando anche soluzioni semplici ed economiche come ad esempio il posizionamento di coni o la segnaletica orizzontale al fine di permettere percorsi sicuri e continui che colleghino i diversi punti urbani; – distinzione tra piste pedonali e ciclabili con opportuna adeguata segnaletica; – attrezzare aree di parcheggio sicure per le biciclette; – nelle strade urbane, specie se strette, prevedere limitazioni della velocità al max a 30 km/h.; – nei sensi unici operare una esclusione per le biciclette; – individuare specifici percorsi verso le scuole che favoriscano una mobilità sicura a piedi o in bici per i ragazzi; – prevedere percorsi ciclabili che colleghino i centri urbani con le aree artigianali/industriali. Mobilità ciclabile extra-urbana: – individuare strade secondarie da destinare a un prevalente uso ciclistico che permettano il collegamento dei diversi centri urbani dell’Unione tra di loro, prevedendo su esse una limitazione della velocità al max a 30 km/h.; – utilizzare alcuni argini dei nostri fiumi e/o canali per favorire ulteriormente il collegamento tra i diversi centri limitando così al massimo le distanze. Inoltre, essendo il nostro un territorio di mezzo tra le colline e il mare, ciò permetterebbe anche di sfruttare questa opportunità per farlo conoscere meglio valorizzando anche tutta una serie di attività economiche in esso dislocate; – individuare eventuali punti su cui è necessario intervenire per garantire i collegamenti di cui sopra nella massima sicurezza per i ciclisti (es. attraversamento di alcuni ponti); – intervenire nei confronti della aziende di trasporto per consentire la possibilità di caricare un maggior numero di bici a bordo dei treni e, in base all’affollamento, anche sugli autobus. Sempre allo scopo di favorire e stimolare l’uso della bicicletta: – prevedere in tutti i Comuni, come già alcuni fanno, agevolazioni per l’acquisto di biciclette; – garantire anche in questi periodi di “tutti a casa” l’apertura dei negozi di biciclette, garantendo in questo modo la possibilità della loro manutenzione e/o riparazione. Per fare in modo che la passione per la bicicletta sia coltivata fin da piccoli, tenuto conto anche delle nuove tendenze che soprattutto tra i giovanissimi vengono avanti, sarebbe opportuno che, oltre a quella di Cotignola, si attrezzassero altre aree per l’avviamento in sicurezza dei bimbi al ciclismo, sistemando adeguatamente ad esempio anche l’area esistente a Madonna delle Stuoie. Al fine di coordinare la pianificazione e la realizzazione degli interventi di mobilità ciclistica, si renderebbe necessario che a livello dell’Unione dei Comuni vi fosse una figura specifica, supportata eventualmente da una cabina di regia nella quale coinvolgere i diversi portatori di interesse del territorio, per mettere a punto anche progetti specifici capaci di richiamare risorse, sia pubbliche che private, legati alla valorizzazione del territorio e di attività in esso presenti attraverso la bicicletta e i suoi percorsi.
I Consigli Direttivi di Uc F. Baracca e Baracca Lugo Mtb