L’orizzonte oltre il cortile di casa


Fino a qualche anno fa, una persona non usa a frequentare la parrocchia e che collocava idealmente se stessa nell’alveo della sinistra, di norma, Il Nuovo Diario Messaggero non lo leggeva. Se lo sfogliava in casa di parenti abbonati, si limitava a scorrere i titoli, ritenendo a priori che dalla lettura non avrebbe ricavato niente di significativo, se non la conferma dei propri pregiudizi. Poi deve essere accaduto qualcosa di importante se le stesse persone, oggi, spesso leggono per primi gli articoli de Il Nuovo Diario Messaggero, anche fino all’ultima riga. Certamente gli assetti politici nazionali e locali sono profondamente mutati negli ultimi anni, gli steccati ideologici sono divenuti molto più mobili di un tempo. Ma ciò che ha fatto, per molti, la vera differenza è la constatazione che solo con persone colte e mentalmente aperte è possibile e stimolante dialogare e confrontarsi. Se chi dirige un settimanale locale è qualcuno che ama studiare e ricercare, si circonda di collaboratori di valore, sollecita l’opinione di persone anche lontane ideologicamente da sé e ne rispetta le parole, senza tagli o manipolazioni di sorta. Queste premesse rivitalizzano il dibattito nella società, rimettono al centro l’interesse per il bene comune. Il settimanale, inoltre, non si è arroccato nella redazione: ha fatto la scelta di divenire motore di iniziative di promozione culturale nel territorio. Il nuovo diario ha investito nella formazione delle nuove generazioni con laboratori importanti, offerti alle scuole a titolo gratuito, gestiti in modo da mostrare nei fatti ai ragazzi di tutte le età che la carta stampata non merita di essere sostituita in blocco dall’informazione sul web: un articolo a stampa è un testo ben più meditato e, spesso, più incisivo e significativo. E questo un giovane lo capisce molto bene se, invece di raccontarglielo, glielo si fa scrivere e lo si pubblica, l’articolo, al termine della fase di documentazione. In questi ultimi anni le iniziative della redazione in occasione delle elezioni sono state preziose e, per questo, hanno ottenuto molto successo. La conduzione dei dibattiti è risultata impeccabile, tanto più efficace rispetto a ciò che i media di norma trasmettono: una ridicola ed inutile zuffa fine a se stessa, che spesso sembra utile solo ad avvalorare l’antipolitica. Stiamo vivendo in tempi interessanti, nostro malgrado. Quando si cammina sull’orlo del precipizio la lucidità mentale è particolarmente consigliabile. Auguriamoci che Il nuovo diario ci accompagni nell’impresa di immaginare e realizzare un futuro migliore per il nostro territorio, per tutti coloro che ci vivono e per il mondo che, lo si voglia o no, è lo stesso per tutti.

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Lamberto Montanari,
presidente Associazione nazionale
dirigenti pubblici e alte professionalità
della scuola Emilia Romagna

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