6, Febbraio, 2025

Lugo, svegliati!

“Bene ma non benissimo’’ recita la celebre canzone, oppure potrebbe semplicemente andare meglio? Lugo è conosciuta per essere la città dei mercati. Luogo di incontri e punto di riferimento per tutto il comprensorio e non solo. Città ben vivibile e dall’aspetto confortante, che mai ha avuto importanti insediamenti industriali che la potessero contraddistinguere, a differenza di città ad essa vicine come Ravenna, Faenza ed Imola. Lugo ha continuato comunque a vivere di un tessuto fondamentalmente florido, sostenuto da una moltitudine di aziende artigiane e dal commercio tramite i suoi mercati e avventori.
Questo per qualcuno è dovuto a motivi logistici: al fatto che Lugo non si trovi sulle principali direttrici di comunicazione e sia quindi tagliata fuori dai flussi del grande traffico. Esistono però esempi di importanti insediamenti industriali in zone periferiche, originati semplicemente dalla creazione di un distretto produttivo che ne determina lo sviluppo e l’interesse. Si potrebbe quindi aggiungere che a Lugo non sia mai esistita una vera caratterizzazione che fosse figlia di una vera visione economica, progettuale e strutturale.
Comunque sia, sin dai tempi che furono, Lugo è sempre stata meta di mercati e fiere. Lo dice il fatto che lo stesso Pavaglione, quadriportico situato in pieno centro storico e utilizzato attualmente per eventi, fiere e ritrovi, sia stato creato per il mercato del baco da seta. Senza dimenticare il mercato del bestiame, che richiamava allevatori da tutta la regione e che nel tempo è stato sostituito da un moderno centro commerciale. Ancora attualissimo, inoltre, il mercato del mercoledì: più di 300 banche presenti dove sono rappresentate tutte le categorie merceologiche e tuttora meta di tantissimi visitatori, in passato capace di attirare turisti anche dalla vicina Riviera. Il mercato del vino, che, anche se molto ridimensionato rispetto al passato per la minor presenza di operatori, è ancora punto di riferimento a livello regionale e nazionale. Infine, a Lugo vengono organizzati una fiera biennale, anch’essa dislocata nelle piazze della città, e diversi altri eventi nati spesso dalle iniziative di privati e commercianti locali. Ne sono esempi i mercatini dell’antiquariato, il mercato del riuso e un evento dedicato al mondo del vino.
Ma allora a Lugo va veramente tutto bene? Non manca di certo la sostanza, ma per restare al passo con i tempi credo che ci sia necessità di una svolta, che potrebbe iniziare con una caratterizzazione ben precisa del mercato e dell’artigianato. Un cambio di direzione che possa fare di questa città la vera capitale della Bassa Romagna e che la renda attrattiva e conosciuta al grande pubblico. Progettazione e comunicazione: Lugo, svegliati!
Roberto Ronchi
Consulente commerciale


 

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