6, Febbraio, 2025

Ripartire insieme

Possiamo parlare di ripresa. I dati congiunturali della Camera di Commercio di Bologna segnalano come i primi sei mesi dell’anno confermino la ripartenza dell’economia dell’Area metropolitana. Le previsioni di crescita del Pil regionale, stando alle stime di Unioncamere, sarà nell’ordine del 6% nel 2021 e del 4,2% nel 2022, permettendo di recuperare il livello antecedente alla pandemia. Le cooperative sul territorio hanno chiuso bilanci 2020 positivi o meno negativi del previsto. Le aspettative sono ottimistiche pur con le incertezze legate ai costi delle materie prime e al reperimento di professionalità qualificate. Su questo i Laboratori territoriali per l’occupabilità e la facoltà di Meccatronica costituiscono per Imola opportunità strategiche.
Una lezione che abbiamo imparato dalle crisi recenti è che le fasi di ripresa sono state sempre più selettive e hanno prodotto crescenti disuguaglianze. Davanti a questo rischio non si può essere spettatori. Nel recente appuntamento elettorale bolognese l’Alleanza delle cooperative ha elaborato un documento contenente proposte per la città con una prospettiva che ritengo fondamentale per guardare al futuro del territorio: partire dalla cura delle ferite e dalla ricucitura degli strappi prodotti dalla pandemia.
Le risorse del Pnrr e le riforme, che ne condizionano l’erogazione, rappresentano un’occasione di modernizzazione che non si può perdere visti i ritmi trascurabili di crescita degli ultimi 20 anni. Digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale sono gli assi strategici attorno a cui si svilupperanno gli interventi pubblici. Accanto alle azioni di livello nazionale, occorrerà un ruolo da protagonisti per i territori. L’autonomia imolese ritengo vada letta all’interno della relazione con le istituzioni metropolitane e regionali: il gioco di squadra che ha permesso il ritorno della F1 rappresenta un modello virtuoso da replicare.
Quanto alla transizione tecnologica e digitale, sarà necessario fare un uso partecipato della grande capacità di calcolo di cui va dotandosi Bologna. Il Circondario imolese e le sue aziende non devono rimanere escluse dalla partecipazione alle opportunità che la Data Valley bolognese sarà in grado di procurare al territorio.
Non va però dimenticata la dimensione romagnola del territorio imolese, che confina con la Bassa Romagna e con il faentino e guarda verso il ravennate: gli attesi sviluppi del porto di Ravenna possono essere un forte vettore per avviare percorsi di crescita.
Un ruolo significativo sarà giocato dal tema della sostenibilità, declinato nel complesso delle sue dimensioni (economica, ambientale, sociale, istituzionale) che assume sempre più rilevanza per imprese e cittadini. La cooperazione potrà dare il suo contributo più pieno se si adotterà una logica di co-programmazione e co-progettazione di politiche che sappiano essere socialmente inclusive ed economicamente propulsive, dallo sviluppo di sistemi di welfare innovativi alla promozione di filiere capaci di generare occupazione di qualità e di trattenere ricchezza sul territorio.

Luca Dal Pozzo
presidente di Alleanza
delle Cooperative Italiane di Imola


 

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