Un lungo serpentone di corridori che a ogni partenza hanno sfilato sul rettilineo dell’Enzo e Dino Ferrari di Imola. È forse l’immagine più bella di questo 52° Giro dei Tre Monti, la corsa podistica imolese per eccellenza che si corre sul circuito mondiale reso leggendario dalla vittoria di Adorni nel mondiale di ciclismo 1968.
A tagliare il traguardo della corsa competitiva è stato il keniano Joel Maina Mwangi (Dinamo Sport) in 47’18”, precedendo di oltre mezzo minuto il connazionale Eric Muthomi Riungu (Atletica Saluzzo). Bronzo per il mezzofondista Luis Matteo Ricciardi, portacolori della Sacmi Avis di Imola “padrona di casa”.
Al femminile, con il tempo di 53’37”, trionfa Lucy Mawia Muli (gs Lammari) che conferma il dominio keniano riscontrato anche nel 2019 (ad alzare le braccia sul traguardo in autodromo erano stati Julius Kipngetich Rono e Ivyne Jeruto Lagat). Seconda la cesenate Martina Facciani e terza Esther Wangui Waweru (Sport Project vco).
Ma il motivo per cui alla vigilia il Giro era stato definito come «la gara della ripartenza» è perché finalmente dopo un anno di stop causato dalla pandemia, l’Enzo e Dino Ferrari è tornato a respirare una grande giornata dedicata allo sport e all’atletica. Oltre 2.500 i partecipanti nell’arco delle due giornate di gare (dato fornito dall’Autodromo). Numeri incoraggianti, in attesa di tornare ad ammirare i 5mila partecipanti registrati nel 2019.
Joel Maina Mwangi in 47’18”
Podio Donne
Lucy Mawia Muli in 53’37”
Esther Wangui Waweru a 3’45”
