6, Febbraio, 2025

Sinodo, un cammino che chiede umiltà

Il 24 ottobre si è aperto il cammino sinodale nella nostra diocesi. L’attuale momento fa parte di un percorso nazionale e universale: a livello universale ci prepariamo al sinodo dei vescovi che avverrà nel 2023; a livello nazionale la Chiesa italiana ha deciso di percorrere un cammino a tappe fino al 2025. In tutti e due i livelli si vive un momento di ascolto reciproco, poi di discernimento concreto, ed infine di attuazione delle decisioni prese.
Siamo “solo” alla prima fase di un percorso lungo, in cui la consultazione del popolo di Dio dovrà essere la più ampia possibile (che tutti possano partecipare, compresi le persone ai margini) e veritiera (che sia reale, concreta consultazione: da qui l’accento alla narrazione della vita, non al confronto delle idee). “Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio” (Papa Francesco, 17 ottobre 2015).
Un cammino che ci chiede umiltà, che mette in gioco la nostra creatività, che si sviluppa nella libertà. Un cammino che è un “work in progress”: ogni chiesa particolare si interroghi, nella propria realtà, a che punto è nel camminare insieme agli uomini e alle donne, tra i quali è chiamata a annunciare il vangelo. Nel Documento preparatorio leggiamo che scopo della consultazione è “far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani” (Documento preparatorio n.32). Una Chiesa prossima, “lieta, col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza” come disse papa Francesco alla Chiesa italiana radunata al Convegno ecclesiale di Firenze del 2015.
Ci è chiesto di mettere in pratica un ascolto con modalità forse diverse di quelle a cui eravamo abituati, non teso ad un confronto, ma per ‘donarci’ reciprocamente l’esperienza di vita per cui ringraziare, lodare, confessare le nostre fragilità e il nostro bisogno di aiuto. Con questa convocazione, Papa Francesco invita tutti noi a metterci nell’atteggiamento dell’ascolto reciproco per sentire “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 2,7). Tutti i battezzati avranno la possibilità di parlare rispondendo alle provocazioni che verranno fatte.
Cosa dobbiamo fare? Chiedi al tuo sacerdote, al responsabile del tuo movimento o della tua associazione, come partecipare a questi incontri che si svolgeranno fino alla fine di febbraio 2022. Forse anche tu potrai diventare un moderatore di un gruppo e generare un ascolto di chi cammina insieme.
Per saperne di più visita il sito https://www.diocesiimola.it/cammino-sinodale/
Ogni moderatore può inviare la sintesi dell’incontro a [email protected]
L’equipe diocesana, ad aprile 2022, invierà la sintesi di tutti i contributi alla Conferenza Episcopale Italiana.

Laura Pantaleoni e don Gabriele Tondini,
referenti per il cammino sinodale


 

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