Il Comune di Dozza si candida per entrare tra i borghi d’eccellenza del Touring Club Italiano. Il borgo dipinto ha infatti presentato la sua istanza per entrare nel novero delle Bandiere arancioni, programma del Tci che raggruppa i borghi dell’entroterra che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità.
Un aspetto su cui il Comune dozzese punta in maniera decisa: il municipio guidato dal sindaco Luca Albertazzi, infatti, comunica di aver «completato nelle regolari tempistiche e modalità l’invio della propria candidatura per l’ottenimento di un ulteriore marchio di qualità turistico e ambientale riservato alle piccole località dell’entroterra italiano». L’iter di assegnazione procederà ora attraverso l’analisi della località da parte di uno staff di esperti del Touring Club Italiano che vaglieranno l’intera documentazione inviata dagli uffici dell’ente dozzese ed effettueranno una serie di specifici sopralluoghi di riscontro.
Le parole del sindaco Albertazzi
«Questa candidatura si inserisce in un articolato percorso di valorizzazione dell’attrattività turistica e culturale di Dozza in corso ormai dal 2014 – spiega il primo cittadino Albertazzi -. I risvolti numerici ed i benefici legati allo sviluppo di queste iniziative sono evidenti perché il nostro borgo ha riacquisito quella valenza nazionale e internazionale che merita innescando, oltretutto, una serie di concrete ricadute economiche per le sue attività ricettive e commerciali». Ma non è tutto: «L’iter comprenderà perfino una mirata elaborazione analitica e valutativa dello stato dell’arte del comparto, proiettata sull’intera area dozzese, messa a punto da un’associazione che rappresenta un autentico riferimento per il settore sul suolo nazionale. L’ottenimento dell’ambita certificazione sarebbe un risultato storico ed estremamente funzionale per la nostra comunità. Un attestato, da abbinare alla presenza di Dozza tra i Borghi più Belli d’Italia, che rimarcherebbe anche il nostro impegno e la nostra sensibilità all’indirizzo di temi come ambiente ed ecologia. L’eredità più genuina che lasceremo nelle mani dei nostri figli».