Chi, nella mattina di domenica 18 settembre, si è recato alla pasticceria Noir di via Fanin a Imola per una colazione al bar (o anche solo per un caffè prima di iniziare la giornata) si è trovato di fronte un’amara sorpresa: il locale chiuso e il cartello «chiuso su disposizione del questore».
L’articolo 100 del Tulps — il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza — dispone infatti che la sospensione della licenza può intervenire in caso di «tumulti o gravi disordini», o «qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose». O, ancora, se il comportamento «costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini». Il provvedimento, valido per 15 giorni a far data da sabato 17 settembre, è stato emesso dal questore di Bologna dopo i fatti avvenuti nella sera del 10 settembre scorso.
Secondo quanto riferito dal commissariato di polizia di Imola, all’interno del locale aperto 24 ore su 24 si sarebbe accesa una rissa tra un gruppo di cittadini marocchini e un gruppo di albanesi. «Secondo alcuni testimoni presenti nel locale i due gruppi hanno iniziato a litigare, a lanciarsi bicchieri, bottiglie e arredi del locale, seminando il panico tra gli avventori – riferiscono da via Mazzini -. I litiganti sono quindi usciti all’esterno del locale» per poi darsi alla fuga. Nell’allontanarsi a bordo di un suv, una delle persone coinvolte nella rissa ha colpito tre avventori, estranei al litigio, ferendoli e rendendo necessario l’intervento del 118 oltre che delle forze dell’ordine.
Non si tratta tuttavia del primo intervento della polizia nei pressi del locale: nel maggio scorso un ragazzo aveva riportato un trauma cranico dopo essere rimasto ferito durante un litigio con altri due clienti. «In quell’occasione la titolare era stata convocata in commissariato al fine di discutere come adottare misure di cautela» spiega la polizia.
«Visti questi episodi il questore ha disposto la sospensione dell’attività per 15 giorni» informano dal commissariato. La proprietà potrà decidere se presentare scritti difensivi e fare ricorso alla prefettura di Bologna contro il provvedimento.
La titolare del Noir, Camilla Vollaro, affida ai social la sua amarezza: «Non abbiamo mai avuto problemi di notte ma da quest’estate l’educazione della clientela è peggiorata (sempre di notte parlando)». I due soggetti che hanno dato il via alla rissa, conferma il post di Vollaro, «hanno deciso di darsele di santa ragione (e noi non abbiamo dato loro alcolici). Non contenti del tafferuglio», uno dei due «con la sua macchina ha successivamente ferito gente che non c’entrava».
Poi l’amaro sfogo: «In questi casi ci finisce di mezzo il locale con 15 giorni di sospensione questa la legge. Un locale che fa e vuole fare bene non può farlo da solo, ma serve il buon senso di tutti – scrive ancora Vollaro -. Stiamo valutando la riduzione degli orari per dare sì un servizio, ma per vivere senza problemi».
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