È dall’unione delle rappresentanze provinciali di Confcooperative di Bologna, Modena e Reggio Emilia che nasce Confcooperative Terre d’Emilia. Si tratta della più grande realtà territoriale d’Italia del gruppo cooperativo, capace di annoverare 640 imprese associate, 135mila soci, 47mila occupati e generare un fatturato di 7,8 miliardi di fatturato, un’unione sancita durante l’assemblea costituente svoltasi a Modena il 20 gennaio alla presenza, tra gli altri del cardinale Matteo Maria Zuppi e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Durante i lavori è stato eletto presidente Matteo Caramaschi, 47 anni, imprenditore agricolo di Reggiolo (Re), vicepresidente della latteria sociale Cavecchia e già presidente di Confcooperative Reggio Emilia.
Caramaschi è affiancato alla vicepresidenza da Daniele Ravaglia, già presidente di Confcooperative Bologna e presidente del centro servizi alle imprese B.More (140 dipendenti, 10 milioni di fatturato), e da Carlo Piccinini, già presidente di Confcooperative Modena e presidente nazionale della Federazione nazionale delle coop agricole, agroalimentari e della pesca di Confcooperative. Sempre ai vertici dell’organizzazione, Cristian Golinelli e Matteo Manzoni sono stati nominati, rispettivamente, segretario generale e direttore generale. Matteo Manzoni (nella foto), in Confcooperative Bologna dal 2005, diventa direttore di Confcooperative Bologna nell’ottobre del 2019 dopo essere stato a lungo responsabile delle relazioni sindacali dell’organizzazione. Classe 1978, sposato, tre figli, ha studiato all’Università di Bologna conseguendo la laurea in Economia politica e master in Diritto del lavoro. «L’obiettivo che ci siamo posti – afferma il neo direttore Manzoni – è quello di coniugare la maggiore forza che l’azione comune conferisce a Confcooperative Terre d’Emilia, con la presenza sul territorio, che rimarrà capillare. Vogliamo continuare ad essere il luogo della rappresentanza delle cooperative imolesi, bolognesi, modenesi e reggiane e per questo verranno anche istituite apposite delegazioni territoriali». «Stiamo già lavorando da alcuni mesi anche sul versante dei servizi alle imprese – fa sapere il neo vicepresidente Ravaglia -, grazie ad una riorganizzazione che ci ha portato alla creazione del più grande centro di servizi alle imprese in ambito cooperativo nazionale; una struttura – B.More – capillarmente presente nelle tre province con 11 sedi, tra le quali anche quella imolese, e dotata di tutte le specializzazioni necessarie a sostenere lo sviluppo delle imprese».
Nasce Confcooperative Terre d’Emilia, l’imolese Manzoni è direttore generale
