«Cosa posso dire? Finalmente!» esordisce Alessandro Curti, con in mano il documento, primo in Italia, che apre la via del mercato all’elicottero costruito dalla Curti Spa di Castel Bolognese, di cui è amministratore delegato.
«Zefhir è il primo elicottero a cui l’Aero Club, ente incaricato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha rilasciato la certificazione di conformità come apparecchio per il volo da diporto e sportivo avanzato (Vds avanzato) la categoria dei cosiddetti ultraleggeri» dice la project manager, Chiara Albertazzi, per spiegare il primato raggiunto dall’azienda. Cosa comporta la certificazione? «Vengono meno molte limitazioni operative. Prima Zefhir non poteva sorvolare i centri abitati, né volare oltre una certa quota, né decollare da aeroporti civili. Con la certificazione, il nostro biposto ha guadagnato “usabilità”». E ora in Curti si guarda alle opportunità commerciali in Italia e all’estero, aperte dal rilascio del documento.
Tra gli aspetti innovativi di Zefhir c’è un paracadute balistico che in condizioni di pericolo si apre, salvando l’elicottero e chi vi viaggia. «In occasione della campagna di test di tale dispositivo – continua Albertazzi – abbiamo eseguito una prima dronizzazione di Zefhir, trasformando uno dei prototipi in un elicottero comandato da remoto». Un’ulteriore potenzialità dell’elicottero targato Curti.
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