‘Se è vero che si vede soltanto quel che si cerca, è anche vero che si cerca soltanto ciò che si può vedere’. È a questa affermazione dello storico dell’arte Heinrich Wölfflin che va ricondotta l’esperienza di arte pubblica che avrà luogo sabato 1 luglio nel cuore della città di Imola: nelle strade del centro storico saranno allestite cinque postazioni con pianoforte a coda, in cui si esibiranno dalle 19 alle 23 sedici tra pianiste e pianisti di talento dell’Accademia ‘Incontri con il Maestro’, proponendo al pubblico che passeggia brani di repertorio di musica d’arte, ovvero di musica classica. L’evento ha un nome attrattore – Imola Piano e Forte – che, giocando con il nome dello strumento musicale, vuol richiamare la duplice vocazione della città ad andare piano nell’accuratezza del fare di qualità, e ad andare forte nella dimensione veloce dell’autodromo.
Ma, ad essere manifestata in un contesto così inusuale, è l’attività dell’Accademia Pianistica più famosa al mondo, di cui ancora troppi imolesi non conoscono adeguatamente l’esistenza né il valore, che fa circuitare il nome della città in prestigiosi luoghi culturali internazionali dei cinque continenti. Con un impegno notevole nel tirar fuori il pianoforte dal luogo deputato al concerto, il teatro, e nel tirar fuori i pianisti dal silenzio e dalla dimensione del rito che l’interpretazione musicale esige, sarà possibile imbattersi in una manifestazione d’arte tra le voci dei passanti, tra i rumori delle strade in una calda sera d’estate.
Nulla di accademico ha in sé questa operazione, ma molto di divulgativo e di relazionale. I talenti che si esibiranno sono giovani di grandissima disciplina, la musica che verrà interpretata fa parte della letteratura classica di tradizione. La relazione tra pianisti e pubblico nasce dall’incontro, da ‘ciò che si può vedere’. Le strade della città risuoneranno non con casse amplificate e ritmi convulsi, spesso sottofondi alienanti e assordanti, ma con l’armonia e la grazia di capolavori musicali, interpretati da altrettanti capolavori di gioventù dedita allo studio e alla passione per ciò che amano che è molto vicino all’umano: non il frastuono ma la calma dell’ascolto, non la banalità ma la bellezza della relazione.
Onore e merito ad una città, Imola, e a un’istituzione, l’Accademia, che hanno il coraggio di rendere visibili importanti valori culturali, portandoli fuori dai luoghi deputati e mettendo in relazione il cittadino con i linguaggi della Musica e dell’Arte, stimolando una nuova strada per la conoscenza.
Angela Maria Gidaro,
Sovrintendente Fondazione Accademia Internazionale di Imola Incontri con il Maestro