I carabinieri di Medicina hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di due 15enni tunisini, sospettati di aver commesso violenza sessuale su una studentessa minorenne mentre stava tornando a casa in autobus.
I fatti, resi noti oggi dal comando provinciale dell’Arma, sono accaduti nel primo pomeriggio del 9 novembre 2023, quando la ragazza è salita su un autobus partito da Bologna. Secondo quanto riferito dai carabinieri, «poco dopo la partenza la ragazza sarebbe stata avvicinata da due giovani che, dopo averle proferito delle frasi in arabo e anche in italiano, del tipo: “Sei bellissima”, avrebbero iniziato a molestarla».
Pietrificata dalla violenza, la studentessa «ha iniziato a piangere, tentando di attirare l’attenzione di altri passeggeri per farsi aiutare, ma non ci sarebbe riuscita perché colta da una crisi di panico che l’ha bloccata».
L’autobus ha proseguito la sua corsa e i due ragazzi sono scesi nei pressi di Castenaso, mentre la ragazza ha continuato il viaggio sotto choc, tanto che quando è scesa per andare a casa non sarebbe riuscita nemmeno a camminare.
La studentessa minorenne ha riferito l’accaduto ai genitori che si sono rivolti subito ai carabinieri per sporgere denuncia. «Sentita dai militari alla presenza di un esperto di psicologia forense e psicologia infantile, la giovane ha raccontato accuratamente i fatti e alla fine ha chiesto giustizia: “Voglio un attimo di giustizia per questa cosa perché non può essere una cosa normale”» prosegue la ricostruzione dei carabinieri.
Le indagini dei carabinieri di Medicina hanno quindi portato all’identificazione dei presunti autori, due 15enni tunisini, sprovvisti del permesso di soggiorno, illegali sul territorio italiano e domiciliati in una casa di accoglienza per minori non accompagnati.
Considerato il pericolo di fuga, i due 15enni sono stati fermati dai carabinieri e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, i due 15enni sono stati collocati in una struttura per la giustizia minorile. Oggi, 13 novembre 2023, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo e nei confronti dei due 15enni è stata emessa la misura cautelare del collocamento in comunità.
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