Come noto, nelle ultime settimane le scuole di Imola sono finite più volte nel mirino di furti e atti vandalici. Tanti, troppi gli episodi nel giro di una manciata di settimane (ne parliamo anche nel numero in edicola da giovedì 21 dicembre).
Il modus operandi è sempre simile: i malviventi, coperti dall’oscurità, forzano una porta o una finestra e, una volta dentro la scuola, rubano tablet, pc portatili, lavagne digitali e, in alcuni casi, anche le scorte della mensa. Oltre alle attrezzature per la didattica rubate sono notevoli i danni arrecati agli infissi e agli armadietti che vengono forzati dai ladri in cerca di contanti.
Vista la situazione Banco Bpm, gruppo bancario che conta anche alcune filiali a Imola, ha voluto donare al Comune di Imola una somma di 10 mila euro per «farsi parte attiva nel potenziamento della sicurezza dei plessi scolastici del territorio imolese anche alla luce delle recenti circostanze che evidenziano un numero crescente di episodi di effrazioni, furti e vandalismi», come si legge nella delibera con cui il Comune ha accettato la donazione. La somma donata dalla banca, in particolare, sarà destinata all’acquisto di armadi dotati di serrature di sicurezza per la custodia di dispositivi quali tablet e pc all’interno delle scuole. Attrezzature che ormai fanno parte della quotidianità dell’attività didattica.
La necessità di dotare le scuole di perimetri sicuri, sistemi d’allarme e videosorveglianza era stata sottolineata anche nell’appello diramato dalla dirigente scolastica dell’Ic 5 Adele D’Angelo all’indomani di uno dei furti nelle scuole Rodari e Sante Zennaro: «Alla luce di quanto verificatosi, appare necessario e ineludibile potenziare gli impianti di videosorveglianza, nell’area in cui sono avvenuti i furti e ci attiveremo a tale scopo. Mi rivolgo, infine, agli autori di simile nefandezza: con un simile atto, avete derubato anche i vostri bambini, siatene consapevoli».
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