Nella giornata di ieri si sono svolte le finali del torneo internazionale Chicco Ravaglia 2024, il memorial in onore del cestista imolese Enrico Maria Ravaglia, per tutti Chicco, scomparso nel dicembre del ’99 a seguito di un incidente d’auto.
Arrivato alla sua sedicesima edizione e svoltosi dal 3 al 6 gennaio alla palestra Ravaglia, il torneo di pallacanestro under 14 ha portato ad Imola 12 squadre, 6 italiane (Olimpia Milano, International Imola, Virtus Bologna, Bees Pesaro, Stella Azzurra Roma, Orange1 Bassano) e 6 straniere (MKK Novi Zagabria, Cedevita Olimpia Lubiana, USK Praga, Telekom Bonn, Vodno Suns Skopje, Oliva Dignano) coinvolgendo 160 atleti e più di mille spettatori nell’arco dei quattro giorni di torneo. Competizione vinta dall’Olimpia Milano che si è imposta su Orange1 Bassano con il punteggio di 106-89, Bassano che per il secondo anno consecutivo si deve accontentare del secondo posto dopo la sconfitta del 2023 con Cantù.
Alla fine dei 4 giorni sono stati premiati nel miglior quintetto Mattia Sguazzin (Olimpia Milano e miglior marcatore della finale), Pietro Cucco (Orange1 International Bassano), Philip Grothe (Bonn Rhondorf), Farid Compaore (Olimpia Milano), Serge Ossai (Bonn Rhondorf) mentre il miglior marcatore è stato David Panopio (Stella Azzurra Roma). Ragazzi premiati dal presidente dell’International Basket Imola Fulvio Zavagli, il padre di Chicco, Roberto Ravaglia, e il sindaco Marco Panieri.
«Siamo soddisfatti di questa edizione, il torneo ha assunto una nuova formula aumentando da 8 a 12 squadre, provenienti da 6 nazioni diverse – racconta il presidente Zavagli -. Il torneo è sempre bellissimo perché oltre all’altissimo livello delle società, come Milano e Bassano, possiamo fare provare ai ragazzi esperienze nuove, quest’anno per esempio li abbiamo portati a vedere l’autodromo di Imola. I giovani si possono confrontare con realtà diversissime alle loro, modi di vivere, di giocare, mentalità differenti. Noi lo facciamo sempre con piacere, ci tengo a ringraziare tutti i collaboratori, i volontari e i genitori che si sono prestati per dare una mano alla realizzazione dell’evento».
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