È notizia di cronaca la recente delibera del consiglio regionale dell’Emilia Romagna sul fine vita. È nota anche la chiara presa di posizione della Ceer (Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna) sull’argomento: «Procurare la morte, in forma diretta o tramite il suicidio medicalmente assistito, contrasta radicalmente con il valore della persona, con le finalità dello Stato e con la stessa professione medica». Così il documento dei vescovi che, articolando la propria riflessione, conclude affermando che «la soluzione non è l’eutanasia, quanto la premurosa vicinanza, la continuazione delle cure ordinarie e proporzionate, la palliazione, e ogni altra cosa che non procuri abbandono, senso di inutilità o di peso a quanti soffrono».
Proprio il fine vita sarà al centro dell’incontro organizzato dall’Associazione Valori&Vita che si terrà giovedì 21 marzo alle 21 al cinema Pedagna di Imola.
Al dialogo parteciperanno l’avvocato imolese Filippo Martini, che inquadrerà l’argomento sul piano giuridico, Valentina Castaldini, consigliera regionale che analizzerà il punto di vista politico (ma non partitico), e il dottor Luigi Montanari, direttore della rete di cure palliative di Ravenna e primario degli Hospice di Lugo e Faenza.
Ma la principale preoccupazione dell’associazione è di tipo culturale e pastorale, cioè «approfondire la provocazione dei nostri pastori su cosa si possa fare di costruttivo sul piano relazionale e sanitario per rispondere ad una drammatica “domanda di aiuto” che in ultima istanza è la causa e il movente che spinge il legislatore a deliberare» come spiega il presidente di Valori&Vita Matteo Venturi.
Modera l’incontro Davide Santandrea, giornalista de Il Nuovo Diario Messaggero. L’evento è gratuito sino ad esaurimento posti (consigliata la prenotazione scrivendo al 349-3238082).
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