Con Emilia Romagna Festival il classico è contemporaneo

Una ventina di appuntamenti tra Imola e il circondario con ospiti internazionali e prime esecuzioni

“Classico è contemporaneo” è il filo conduttore di questa 24esima edizione di Emilia Romagna Festival, che rompe i confini temporali e abbraccia la multidisciplinarietà, con l’intento di esplorare connessioni inaspettate e portare la musica classica a un pubblico sempre più ampio e variegato.

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Sul territorio di Imola e del circondario sono 18 gli appuntamenti in programma, che si sommano all’anteprima che si è tenuta giovedì 27 giugno nel chiostro del palazzo vescovile con il pianista Ramin Bahrami. Accanto a classici senza tempo, Emilia Romagna Festival scommette su musiche nuove e di ricerca per un pubblico vasto e non esclusivamente specialistico, proponendo i lavori di originali compositori attivi sulla scena internazionale. Tra questi, anche il focus sulle nuove musiche di compositori oltreoceano, presentato da giovani e talentuosi quartetti americani, come gli Aruna Quartet (6 agosto al museo di San Domenico, Imola; 7 agosto alla rocca di Riolo Terme), con brani in prima esecuzione italiana o di rarissimo ascolto. Tantissimi gli artisti coinvolti, anche quest’anno, fra i quali spiccano nomi il duo Igudesman & Joo (16 luglio al teatro dell’Osservanza) con la prima nazionale di “Coda – The Final Nightmare”. La 24esima edizione di Emilia Romagna Festival vedrà inoltre il ritorno delle grandi orchestre internazionali, quali la coreana Seongnam Philharmonic Orchestra (nella foto) il 5 luglio nella chiesa di San Domenico e la Czech Chamber Orchestra Philharmonic Pardubice (5 settembre al teatro dell’Osservanza).

Accanto alla musica, come sempre, ci sono i luoghi, che non sono solo meri contenitori, ma parte integrante di ogni appuntamento, come il chiostro del museo di San Domenico o il giardino storico del palazzo vescovile. «I concerti sono un’occasione – commenta Giacomo Gambi, assessore alla cultura del Comune di Imola – per scoprire e valorizzare siti culturali che spesso diamo per scontati e non abbiamo mai visitato».

«Dai comuni più piccoli a quelli più grandi – conclude Massimo Mercelli, direttore artistico di Erf -, il festival è sempre più diffuso con appuntamenti di qualità che danno spazio a nomi di livello internazionale ma anche ai talenti più promettenti che si affacciano alla ribalta».

Il programma completo della rassegna è disponibile sul sito www.emiliaromagnafestival.it.


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