Cau, in sei mesi 9.300 utenti e «solo il 4% di abbandoni»

Andrea Rossi, dg dell'Ausl di Imola: «Ridotti gli accessi impropri in pronto soccorso. L'iperafflusso però non è diminuito».

II Cau, Centro assistenza e urgenza, rappresenta «la terra di mezzo tra Pronto Soccorso e medicina generale, prendendo pazienti da una parte e dall’altra» spiega Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl. Il bilancio del Cau di Imola, per i primi sei mesi di attività (dall’inaugurazione avvenuta il 21 dicembre 2023) fino al 19 giugno 2024 (data di uscita dell’edizione cartacea), «è positivo». Risultano essere infatti 9.300 le persone che hanno scelto di recarsi al centro, per una proiezione annuale di 18 mila accessi (se ne stimavano 17 mila, dichiara Rossi). Con tempi di attesa brevi (circa meno di un’ora e 40 per arrivare al problema del paziente, contro le quasi cinque ore di permanenza al pronto soccorso) e pazienti soddisfatti, il Cau vanta tanti aspetti positivi, ma altrettanti sono quelli da migliorare.

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