Tre discipline diverse ma una passione unica: la famiglia Sona si divide tra pallamano, calcio e scherma

Quando lo sport è di casa. Dalla pallamano di papà Luca al calcio e alla scherma di Mattia ed Edoardo «Non importa quale, importa praticare attività»

Da Luca, ex giocatore di pallamano e campione d’Italia con la maglia di Prato (oggi noto fisioterapista), a Edoardo, giovane promessa della scherma, passando per Mattia, attaccante di calcio in forza al Solarolo e prodotto delle giovanili dell’Imolese. Lo sport insomma è un tema sempre presente in casa della famiglia Sona, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione seppur con sfacettature ben diverse l’una dall’altra.

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Com’è nata la passione per le vostre rispettive discipline?
Luca: Alle superiori il professore di ginnastica stava cercando dei ragazzi per allestire una squadra di pallamano dell’istituto. Mi ha convinto, ho partecipato e siamo andati bene a tal punto che uno scout delle giovanili della nazionale ha chiesto il mio nome per fare un raduno.
Mattia: La passione per il calcio è nata già alla materna, quando ho iniziato seguendo il mio migliore amico di allora.
Edoardo: Inizialmente ho provato alcuni sport di squadra come pallamano e basket ma non mi piacevano. Dopo un anno mio padre mi ha spronato a integrarmi nel mondo dello sport e vicino a casa avevamo una palestra di scherma: sono entrato, mi hanno accolto molto bene e pian piano mi sono innamorato di questa disciplina
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