Le Fonti fa la storia! Nel 2025 giocherà gli A1

Tra i 18 circoli più forti d’Italia c’è anche Le Fonti. È stato un weekend storico per il golf club di Castel San Pietro Terme che, classificandosi al quarto posto ai campionati nazionali di qualifica maschile a squadre (in gergo gli A2), disputerà il prossimo anno il campionato nazionale assoluto (A1) con le migliori squadre del Paese. A firmare l’impresa sul campo de La Margherita (Torino) ci hanno pensato Riccardo Cavina, Matteo Manini, Federico Finali e Federico Cavina, che con 664 colpi tirati al termine della tre giorni di gara (13-15 settembre) sono arrivati ai piedi del podio dietro solo a Verona, Roma Acquasanta e Molinetto.
«Incredibilmente orgoglioso dei miei ragazzi», ha esultato sui social Giovanni Dassù, coach dei quattro giovani cresciuti tra Imola e Castel San Pietro. «Siamo arrivati consapevoli di potercela fare – ci confida -, ma il livello era comunque altissimo. Guardando la lista iscritti (stilata in base alla forza, determinata dall’handicap, di ogni squadra, ndr) eravamo al quinto posto, ma c’erano comunque dieci squadre che potevano lottare per il passaggio di categoria».
Dopo un primo giorno giocato con condizioni del campo difficili, la squadra era già al secondo posto, ben oltre le aspettative. Poi una solida seconda giornata con l’assestamento in quarta posizione, confermata nelle 18 buche finali di domenica. «Le prime tre squadre erano quasi inarrivabili, con giocatori di grande valore riconosciuti a livello nazionale, ma in ogni caso siamo riusciti a tener loro testa – riflette Dassù -. Abbiamo performato meglio di quanto pensassi. Rispetto ai campionati passati ho visto nei miei ragazzi molta più maturità e concentrazione in tutti i momenti della gara».
Esulta anche il capitano Marco Lazzari, che durante l’anno è in segreteria nel club, presente in Piemonte per tutti i giorni di gara: «Arriviamo in A1 con quattro ragazzi del club dei giovani, cresciuti nel nostro vivaio e ora in grado di togliersi grandi soddisfazioni sia a livello personale che di squadra. Una nota di colore? Siamo rientrati a notte fonda e il giorno dopo tre di loro erano in classe per l’inizio della scuola. Anche questo la dice lunga sul loro valore».

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