Due persone fermate in due giorni, con un filo conduttore: il possesso ingiustificato di un coltello. Un arresto e una denuncia del commissariato di polizia di Imola tra il 30 e il 31 ottobre scorso.
Alla fermata del bus con due coltelli
L’arresto è stato eseguito da una volante alla fermata dell’autobus davanti all’ospedale nuovo di Imola. Un passante ha chiamato il 113 allarmato per aver visto una donna che armeggiava con un coltello. Raggiunta da una volante, la donna, classe 1994 originaria della Repubblica Dominicana e di fatto residente a Dozza, si è mostrata poco collaborativa, cercando di nascondere agli agenti la borsa e il suo contenuto. Bloccata, la 30enne è stata trovata in possesso di due coltelli (nella foto), entrambi con una lama lunga più di 10 centimetri. La donna è finita in manette per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e rifiuto di fornire le proprie generalità. Nei suoi confronti è stato avviato il procedimento per il rimpatrio con decreto di espulsione.
Coltello a serramanico “a portata di mano”
La denuncia è invece scaturita poco dopo la mezzanotte del 31 ottobre, quando una volante ha avvicinato il conducente di una Mercedes con targa straniera che si aggirava nella zona di via Cogne, dietro la stazione ferroviaria. Il conducente, cittadino albanese classe 1998, non avrebbe fornito un motivo convincente circa la sua presenza in zona, circostanza che ha fatto insospettire gli agenti. I poliziotti hanno fatto scattare la perquisizione del mezzo, rinvenendo accanto al sedile del conducente, a portata di mano, un coltello a serramanico con una lama di 16 centimetri. Il coltello è stato sequestrato e il giovane, incensurato, è stato denunciato per porto di oggetti atti a offendere.
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