Il 2025 sarà l’anno della speranza. A questo ci chiama e ci invita papa Francesco che, con la bolla Spes non confundit (la speranza non delude), ha indetto l’anno santo che si aprirà ufficialmente in San Pietro durante la celebrazione della vigilia di Natale
Per accompagnarci a questo importante appuntamento che ci chiama ad essere pellegrini di speranza, la Diocesi di Imola ha organizzato un incontro in cui il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Firenze, ci introdurrà al significato del Giubileo 2025. L’appuntamento è per mercoledì 20 novembre nella cattedrale di San Cassiano, a partire dalle 20.45. L’incontro è aperto a tutti.
«Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé – scrive il vescovo Mosciatti -. «Spes non confundit, la speranza non delude (Rm 5,5)». La speranza è proprio il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il papa indice ogni venticinque anni. «Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta” di salvezza (cfr. Gv 10,7.9) e “nostra speranza” (1Tm 1,1)». Questo anno di grazia sarà inaugurato con la solenne apertura della porta santa della basilica di San Pietro nella notte di Natale di questo 2024, e la domenica successiva, il 29 dicembre, in tutte le cattedrali del mondo. La speranza che l’imminente Giubileo vuole aiutarci a recuperare è una speranza piena di realismo. È una speranza a cui guardare in mezzo a tutte le tragedie, le guerre, le contraddizioni e le povertà infinite, personali e collettive, che assediano il nostro presente».
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