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La violenza contro le donne rappresenta un problema sociale che sembra non avere fine, alimentata da individui instabili che, incapaci di riconoscere il vero significato del-l’amore, arrivano a torturare e tenere prigioniere le donne sotto la falsa illusione di possesso. Queste donne spesso si trovano costrette a vivere un’esistenza segnata da sofferenza e paura, allontanate da un amore autentico e dalla gioia di vivere.
È fondamentale che vengano adottate leggi serie, qui il mio impegno, capaci di conferire ai Magistrati gli strumenti necessari per intervenire efficacemente. Solo attraverso un sistema di giustizia che tutela e protegge le donne terrorizzate possiamo sperare di porre fine a questa violenza.
La consapevolezza non dovrebbe limitarsi a una giornata di sensibilizzazione, ma deve essere parte integrante della nostra quotidianità. Ogni giorno è cruciale per ricordare e combattere contro questa ingiustizia, affinché le donne possano finalmente vedere riconosciuti i loro diritti e vivere in un ambiente di pace e sicurezza, libere.
La violenza colpisce le classi sociali e le culture. Una donna su cinque subisce violenza dal marito, convivente, amante, fidanzato o ex. Tra gli autori di violenza possono esserci anche genitori e altri congiunti (partecipando al reato di complicità) che commettono violenza per questioni di genere per esempio per obbligare le donne a matrimoni combinati o perché queste non si sottomettono a comportamenti imposti dalle religione, dalle società, dalle morali familiari.
In Italia circa il 90% delle donne non denuncia!
La violenza si può manifestare come violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e sociale. Intimidazioni, minacce, controllo pongono la donna in una situazione di paura, ansia, e hanno l’obiettivo di ottenerne la sottomissione.
Chi prova ad aiutare queste donne, spesso diventano i colpevoli.
Christian Rodondi
Responsabile Dipartimenti
Segreteria Provinciale Forza Italia
Consigliere
Comune di Casalfiumanese