«Telefonate al 112, non disturbate!». A Dozza un incontro per prevenire le truffe agli anziani

Il comandante della Compagnia carabinieri di Imola Domenico Lavigna ha illustrato diversi consigli per evitare i raggiri, sempre più diffusi



«Diffidate delle apparenze e dei tesserini di riconoscimento». «Non aprite mai la porta agli sconosciuti». E, soprattutto, «telefonate al 112, senza aver paura di disturbare». Sono i consigli che i carabinieri della compagnia di Imola hanno voluto dare durante il (partecipato) incontro organizzato insieme al Comune di Dozza alla sala polivalente di Toscanella per sensibilizzare la popolazione al fine di prevenire e contrastare le truffe agli anziani.
«Le truffe sono un fenomeno molto diffuso e prendono di mira soprattutto le persone fragili o anziane, lasciando in loro dei segni indelebili – sottolineano dall’Arma -. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere stati raggirati. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati». Dalle truffe telefoniche fingendosi parenti (o avvocati incaricati da un parente) alla truffa dei finti tecnici del gas fino alla “tecnica dell’abbraccio”, il modus operandi può variare. Alcuni esempi, oltre a molti consigli, sono stati esposti dal capitano Domenico Lavigna, da settembre comandante della Compagnia carabinieri di Imola e dal luogotenente Alessio Chiavacci, comandante della stazione dell’Arma a Dozza. «Nessuna telefonata al 112 è inutile se si teme un raggiro o semplicemente per chiedere un consiglio all’operatore del 112. In caso di necessità una pattuglia dei carabinieri può raggiungere l’interlocutore e aiutarlo». All’incontro era presente anche il primo cittadino di Dozza, Luca Albertazzi.

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