24, Aprile, 2025

L’Imolese fa la partita, ma il derby romagnolo è del Forlì: al Galli finisce 0-2

Va in archivio con una sconfitta casalinga il girone d'andata dei rossoblù. D'Amore: «Orgoglioso della squadra, è stata la miglior partita sotto la mia gestione»

L’Imolese chiude girone e anno solare con una sfortunatissima sconfitta: il derby romagnolo è del Forlì. Al Romeo Galli finisce 0-2: il grifone resta fermo a quota 29, uscendo – in virtù del successo della Pistoiese, ora a 31, sul Tau Altopascio – dalla zona playoff, mentre i galletti volano a 39 e chiudono il giro di boa al vertice, tallonati dal Ravenna (38).

Super prestazione
Il risultato maturato nel pomeriggio imolese è assolutamente ingannevole in relazione all’andamento dell’incontro: sono infatti i padroni di casa a fare la partita sin dalle prime battute. Già al 9’ (poco dopo una botta alla testa presa da Raffini, che perde i sensi per qualche istante prima di riprendersi e poi uscire dal campo) Gasperoni centra una clamorosa traversa-linea su punizione – e sulla ribattuta di Ale Martelli respinge da campione –, poi la prima frazione prosegue con alcune occasioni per i rossoblù (che reclamano anche un calcio di rigore) prima dell’insidiosa punizione di Petrelli respinta da Lopez Salgado. Al 41’ ecco il patatrac: è proprio il portiere santernino, con un clamoroso svarione, a regalare il più facile dei gol a Petrelli. Ripresa: il copione non cambia, è ancora l’Imolese a fare la partita ma gli episodi sorridono al Forlì. Il rosso ad Ale (fallo da ultimo uomo) a 15’ dalla fine è quasi una pietra tombale sulle speranze di rimonta, ma ciononostante i locali continuano a provarci e a costruire potenziali occasioni. La beffa si consuma proprio sul triplice fischio: è Farinelli, sottomisura, a fissare il punteggio sul definitivo (e ingeneroso) 0-2.

I commenti di mister e presidente
«Sono orgoglioso di ciò che la squadra ha fatto – spiega mister Gianni D’Amore a margine -, credo che questa sia stata sotto tutti i punti di vista la miglior partita della mia gestione. Resta il rammarico per il risultato, ma penso che abbiamo fatto qualcosa che va oltre: abbiamo fatto soffrire all’inverosimile una squadra che sta dettando legge su ogni campo del girone, e che fino al 25’ non ha passato la metà campo. L’arbitraggio? Non mi interessa: non posso fare nulla sull’operato dei direttori di gara, ma posso lavorare sulla mia squadra e la mia squadra ha giocato alla grande contro una corazzata. Spero che il pubblico riconosca il valore di ciò che sta facendo questo gruppo: non c’è stata una sola squadra capace di metterci sotto in un intero girone, a mio avviso abbiamo qualche punto in meno di quanto avremmo meritato e spero che la sorte ci ridia qualcosa in quello di ritorno».
Di simile avviso è il presidente Sandro Di Benedetto: «Abbiamo fatto una partita strepitosa, facendo vedere che cosa sa fare questa squadra, che è anche la più giovane del raggruppamento. Abbiamo tenuto testa ad una grande formazione e fatto un ottimo calcio. Ci è andata male, purtroppo anche in virtù di alcuni gravi errori arbitrali che penso siano sotto gli occhi di tutti, a partire dal fallaccio su Simone (Raffini, ndr) che è tutt’ora in ospedale e al quale tutti facciamo gli auguri. Lo spettacolo per il resto è stato bellissimo, ci è mancato solo il gol, ma questo è il calcio. Il nostro è un gruppo coeso, che sta dimostrando grande continuità. Tutti stanno facendo un ottimo lavoro».

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