«Ormai è diventata una tradizione l’intervista di inizio anno!» scherziamo con Enrico Baldisserri. Il tennista imolese è reduce da tre settimane ad Antalya, in Turchia, dove è sceso sulla terra rossa per i tornei Itf Men’s Future di Antalya (15.000 dollari). «C’è soddisfazione» ci racconta, ma come è solito fare il classe 2004 proietta subito le sue attenzioni al futuro… lanciando un nuovo appello all’imprenditoria locale.
Enrico, partiamo dall’esperienza in Turchia?
Sì, ho disputato tre tornei scendendo in campo sia nel singolo che nel doppio. Il bilancio complessivo lo reputo abbastanza soddisfacente, forse mi è mancata un po’ di continuità nel singolo. Mentre nel doppio ho ottenuto senza dubbio i migliori risultati.
Comunque nel singolo è riuscito a entrare nel tabellone principale…
La terza settimana ho superato i primi tre turni di qualificazione, per poi cedere nel main draw contro Franco Agamennone, ex numero 108 Atp. Ma come dicevo la soddisfazione maggiore è arrivata nel doppio, quando la seconda settimana, in coppia con il riminese Manuel Mazza, abbiamo portato a casa il trofeo e il premio monetario.
E invece a livello umano? Come ha vissuto questi giorni ad Antalya?
Un po’ mi ha pesato passare le vacanze di Natale lontano da casa, visto che ho trascorso dal 6 al 28 dicembre in Turchia. Questo è il mio lavoro e non mi tiro mai indietro. Per fortuna lì ho trovato un bel gruppo di tennisti italiani, me la sono passata.
Nel doppio sta avendo degli ottimi risultati, un esempio è stato il torneo del Circolo Tennis Bologna vinto con Noah Perfetti: non ha mai pensato di specializzarsi solo nel duo?
Già da quando sono piccolo ho sempre avuto migliori risultati rispetto al singolo. Con questa vittoria in Turchia sono entrato nella top 900 della classifica del doppio, un bel balzo in avanti. Ammetto che mi piace molto giocare al fianco di qualcuno, lo trovo più divertente e rilassante. Per adesso, però, non vorrei specializzarmi solo in duo. Finché sono giovane voglio portare entrambi avanti, anche perché si fa sempre in tempo a fermarsi nel singolo e proseguire la carriera nel doppio.
Ora cosa c’è in programma nei suoi appuntamenti?
Ho iniziato a Viserba, nel centro tecnico in cui mi alleno, quattro settimane di preparazione. Poi riparto con un torneo Bnl a Catania, per proseguire con manifestazioni Itf (International Tennis Federation) in giro per l’Europa e non solo.
Nell’intervista di inizio 2024 ci aveva raccontato che, dopo aver conquistato il primo punto Atp, l’obiettivo dell’anno appena concluso sarebbe stato quello di arrivare a 10. Riproponiamo la domanda: a cosa ambisce Baldisserri nel 2025?
Durante questa annata ho capito che non devo focalizzarmi sui punti Atp, ma su un numero maggiore di partite da disputare. Quindi quest’anno vorrei provare a disputare almeno 20 tornei Itf.
Magari chi legge può pensare: “Ma cosa cambia fare 1 o 20 tornei, dipende da lui”. Sembra facile dirlo, ma molto dipende dall’aspetto economico, giusto?
Esattamente. Per rendere l’idea, nonostante i risultati acquisiti in Turchia – ovvero la vittoria di un torneo e i quarti di finale in doppio, più l’accesso al tabellone principale nel singolo – ci ho rimesso a livello economico. Le spese di viaggio e alloggio sono tutte a carico nostro. In questa disciplina bisogna avere le spalle coperte per riuscire a fare il salto di qualità.
Cosa potrebbe esserle utile, quindi, per fare il salto di qualità?
Avevo già parlato col sindaco Marco Panieri a inizio 2024, per chiedergli un aiuto nel reperire risorse economiche per tentare di costruire una carriera da professionista, portando in alto il nome di Imola. Ho capito che non è facile cercare e trovare degli sponsor: mi piacerebbe che qualche imprenditore locale credesse in me e mi affiancasse in questo percorso di crescita. Sono disposto a presentare il mio progetto tennistico con chiunque voglia darmi una possibilità, dimostrando quanto valgo e quanto posso dare a questa disciplina.
