4, Febbraio, 2025

«Studiare al caldo è un diritto». La protesta degli studenti allo Scarabelli-Ghini e al classico

Molti studenti fuori dallo Scarabelli «per mandare un segnale». Il dirigente scolastico Ghetti: «Problemi al riscaldamento segnalati, ma spesso risposte tardive e parziali»

Oggi, mercoledì 15 gennaio, molti studenti dell’istituto tecnico Scarabelli Ghini hanno organizzato un protesta al di fuori dell’istituto per lamentare le basse temperature nelle classi e nei laboratori (in foto, a destra). Per lo stesso motivo due classi del liceo Classico Rambaldi non si sono presentate a lezione, appendendo al di fuori della sede di via Garibaldi uno striscione (in foto, a sinistra).
«È già da un po’ di tempo che lamentavamo il problema, così abbiamo deciso di organizzare una protesta insieme ai rappresentanti dello Scarabelli – racconta Andrea Balducci, rappresentante di istituto degli studenti del Ghini -. La nostra struttura è spesso senza riscaldamento, o solo con alcuni termosifoni accesi che non bastano a scaldare le classi. Lo stesso problema si verifica in alcuni laboratori e classi dell’agraria. Per questo motivo abbiamo deciso di rimanere fuori dall’istituto cercando di mandare un segnale forte».

I cartelli allo Scarabelli. Foto Damiano Fiorentini/Isolapress

«In questo anno scolastico abbiamo avuto alcuni disservizi riguardo il riscaldamento di aule e laboratori, abbiamo sempre segnalato tempestivamente queste situazioni all’azienda incaricata dalla Città Metropolitana per la gestione e alla stessa Città Metropolitana, ma spesso le risposte sono state tardive e parziali – spiega il dirigente scolastico dell’istituto Scarabelli-Ghini, Gian Maria Ghetti -. Abbiamo comunque sempre messo in atto quanto potevamo per ridurre l’impatto di queste situazioni. La situazione comunque è sotto controllo in quasi tutti gli spazi, a parte un laboratorio, che non facciamo utilizzare, e in un’aula. In mattinata un tecnico dell’azienda incaricata dalla Città Metropolitana ci ha rassicurato su tutte le situazioni, dicendo che entro domani saranno risolte».
Anche al liceo Rambaldi il dirigente è rassicurante nei confronti dei ragazzi, spiegando come le temperature non siano mai scese sotto i 17° C (temperatura minima richiesta per svolgere l’attività scolastica) ma che sarà fatto il possibile per risolvere il disagio relativo al funzionamento “a singhiozzo” dell’impianto di riscaldamento. Oggi i tecnici incaricati dalla Città Metropolitana hanno svolto un sopralluogo sull’impianto.


© Riproduzione riservata

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