Vietato dire che il nuovo consiglio è composto da suore straniere: «Per me sono sorelle e basta!». Madre Erika Cavalleretto, il 2 gennaio eletta superiora generale delle Piccole Suore di Santa Teresa di Gesù Bambino, ha le idee chiarissime: «Non sono meno sorelle di madre Rosa (Novello, ndr) o suor Vincenza (Benfante, ndr). Il problema non è essere italiana o meno, le sento nel cuore come mie sorelle. Il Signore ci ha fatto il grande regalo di metterci insieme in questa avventura».
Del consiglio fanno parte suor Mary Agnes Nkatha, suor Anastasia Kathure, suor Irma Elza Soares, suor Hermanna Siria Noriega Galindo. Ciascuna di loro ha una storia particolare, come raccontano più avanti, e ciascuna di loro è chiamata a una grande corresponsabilità.
Inizia il secondo secolo di vita
La congregazione imolese, infatti, ha festeggiato il primo secolo di vita con un anno di festa che si è concluso il 2 novembre 2024. Con una storia secolare alle spalle, oggi è il tempo della lungimiranza: occorre guardare ai prossimi cento anni consapevoli che, come era stato per i fondatori, il frutto di domani sarà in buona parte l’esito dei semi gettati oggi.
L’impatto con queste cinque donne vestite con abito e velo grigio è travolgente. Lo hanno sperimentato insieme a me anche tutti i colleghi della redazione presenti all’incontro di venerdì scorso al Nuovo Diario Messaggero (nelle foto). Doveva essere un dialogo, è stato ben di più. Una testimonianza che ha arricchito ciascuno di noi, molto diversa dalla classica intervista che può aver luogo in una qualsiasi redazione.
Trovate i molti spunti di riflessione e le testimonianze di fede nate da questo incontro nel numero de Il Nuovo Diario Messaggero in edicola da giovedì 16 gennaio!
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