È tornata alla Casa del Padre madre Corrada Magnani, della congregazione delle Suore Figlie di San Francesco di Sales di Lugo di cui è stata anche superiora generale.
Nativa di Cesenatico, il suo servizio nella congregazione è sempre stato contraddistinto da una spinta missionaria, come da carisma della congregazione. Madre Corrada ha vissuto una lunga esperienza missionaria in India, dove ha trascorso quasi trent’anni, dando a quella missione un impulso e un sostegno enormi.
Nel 2003 il Capitolo l’ha eletta superiora generale della congregazione fondata da don Carlo Cavina a Lugo nel 1872 (cofondatrice era madre Teresa Fantoni), succedendo a madre Mariarita Foli. Un incarico che ha ricoperto per due mandati, fino al 2015, quando è stata eletta madre Phina Kuruvilla.
Il funerale di madre Corrada Magnani avrà luogo lunedì 3 febbraio alle ore 14.15 partendo dall’Istituto San Giuseppe di Lugo per la chiesa della Collegiata dove alle 14.30 saranno celebrate le esequie. Dopo il funerale si procederà per il locale cimitero.
In un’intervista al nostro settimanale del 2011, madre Corrada Magnani aveva spiegato come la congregazione continuava a incarnare il suo carisma: «Chiamate dal Signore a essere “apostole della preghiera” ed “educatrici della fede”, noi Figlie diSan Francesco di Sales ci impegniamo, nel mondo contemporaneo, a mantenere vivo il sogno del nostro fondatore, don Carlo Cavina. Egli ci voleva “donne infiammate d’amor di Dio”, capaci di “congiungere insieme la vita di Marta e la vita di Maria” (cfr RdVp. 17), cioè capaci di rimanere col cuore fisso in Dio in una continua preghiera, ma anche pronte a svolgere la nostra missione di educatrici della fede. Questi aspetti del nostro carisma sono sviluppati e attualizzati nel tempo attraverso una missione evangelizzatrice che guarda con particolare attenzione i ragazzi, i giovani e le loro famiglie, ma anche tutto il resto del popolo di Dio perché l’educazione della fede non ha età. Piano piano il seme è timidamente germogliato, diventando un albero che ha esteso i suoi rami prima in Italia, poi in terre lontane, “prendendo parte – come dice don Carlo Cavina – alle fatiche della Chiesa” e rivolgendo la propria attenzione a “tanti popoli, tante nazioni “ per farsi portatrici dell’amore di Cristo e della sua Parola».
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