«Muffa sui muri, bagni rotti, basta menzogne», «Mens sana in scuola sana», «Vogliamo essere ascoltati» si leggeva sui cartelli esposti durante la manifestazione organizzata oggi in piazza Matteotti dai rappresentanti degli studenti, in particolare del polo liceale di Imola.
I rappresentanti degli studenti sono stati poi ricevuti in municipio, dove hanno avuto un incontro con il sindaco Panieri e l’assessora alla scuola Gambetti. «Abbiamo condiviso un percorso e una modalità di lavoro, che proseguirà nelle prossime settimane insieme, per migliorare la situazione. Il Comune non può intervenire su tutto, ma mi confronterò anche con il provveditore agli studi, con i presidi e con la Città Metropolitana, poi farò una visita negli istituti scolastici per una verifica insieme a loro» le parole del primo cittadino.
Alla base della protesta «i problemi strutturali delle nostre scuole. Da anni continuiamo a segnalarli: classi troppo piccole e inagibili, soffitti nei corridoi ammuffiti, palestre scadenti, laboratori privi di materiale e finestre rotte». Spiegano i rappresentanti degli studenti all’interno del consiglio d’istituto Silvia Pirazzoli, Pietro Ferlini (Liceo scientifico L. Valeriani) Emma Golini e Cecilia Spadoni (Liceo classico Rambaldi) nell’elencare le motivazioni e individuare le cause che hanno portato gli alunni a giungere a questa conclusione, citando anche il caso della legionella che era emerso negli scorsi mesi al liceo scientifico. «Rivendichiamo il diritto di studiare in ambienti consoni e curati – aggiunge il rappresentante Pietro Ferlini – al fine di trascorrere una permanenza piacevole nei nostri istituti, che non condizioni la nostra salute o la nostra tranquillità provocando disagio».
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