12, Febbraio, 2025

Una realtà sempre viva, per l’Avis Mordano il traguardo dei 50 anni

Il 18 gennaio 1974, 27 persone si riunirono al cinema di Bubano per gettare le basi dell’associazione. Oggi sono 250 i donatori

L’Avis Mordano sopravvive come una realtà ormai storica del territorio, con alle spalle oltre 50 anni di attività e si appresta a riunirsi in assemblea annuale che avrà anche i crismi elettivi, con il rinnovo del consiglio direttivo. La data da segnarsi sul calendario è quella del 27 febbraio, il luogo è la sala polivalente di Mordano. È l’attuale presidente Pasqua Ricci Maccarini ad affrontare i punti fermi di un impegno che va ben oltre i valori intrinseci della più grande associazione di donatori di sangue italiana. Perché il lavoro “sommerso” per i volontari e per i dirigenti è «davvero importante, ma anche impegnativo, spesso sottovalutato» afferma Ricci Maccarini. «Dobbiamo programmare e organizzare tutta l’attività di promozione dell’Avis attraverso la partecipazione ad eventi, mercatini e feste, senza dimenticare le due gite sociali all’anno che storicamente ci contraddistinguono. Non è certamente facile – continua – convincere nuove persone ad avvicinarsi alla donazione del sangue e del plasma, quindi il nostro impegno è sempre maggiore su tutto il nostro territorio».

Quella dell’Avis Mordano è una storia che inizia il 18 gennaio 1974, quando 27 persone si riunirono al cinema di Bubano, in centro al paese, per gettare le basi dell’associazione che ora ha sede presso il Comune di Mordano. «Il primo presidente dell’Avis fu Leopoldo Ippolito, che fu coadiuvato dai primi sette dirigenti. Da allora si sono susseguiti altri nomi storici della nostra associazione come Mario Marchetti, che fu anche tra i fondatori, Sanzio Brunori, Franco Folli e, in ultimo, la sottoscritta».
Negli ultimi decenni si è più che triplicata l’adesione di soci donatori: attualmente sono 250 le persone che donano il sangue almeno una volta all’anno, tutte maggiorenni e fino ai 65 anni e dietro decisione del medico curante.
Tra le molte azioni per sensibilizzare e avvicinare i giovani all’associazione ci sono le collaborazioni con il centro giovanile Flood, la pallavolo, la pallamano locali e con il calcio con l’istituzione del trofeo Memorial Mario Marchetti, uno dei fondatori ed ex presidenti.


© Riproduzione riservata

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