Il Romagna cade 24-22 sul campo del Mascalucia lasciando per strada punti preziosissimi nella corsa ai playoff. E, al contempo, facendosi risucchiare nella griglia dei playout, ben lontana dagli obiettivi stagionali.
Non bastano le assenze, seppur di “peso” di Dall’Aglio e Folli, oltre a Lega, a giustificare una prestazione certamente sottotono di una squadra che regala troppo a lungo l’inerzia del gioco ai siciliani. Che ringraziano mantenendo un discreto vantaggio per tutto il match. Fino alla pazzesca volata finale che vede la reazione di puro orgoglio del Romagna: sul 22+18 interno, a 2’30” dalla sirena Pereyra viene escluso per 2’ per “flopping” su una evidente simulazione nel contrasto con Bianconi. In superiorità numerica i romagnoli accorciano con Guerrero e Garau per il 22-20 che riapre clamorosamente la contesa. Sul cronometro mancano 100 secondi e Mascalucia si aggrappa all’ex di turno argentino Bianchi che segna un gol clamoroso in diagonale, a cui replica capitan Ceroni per il 23-21. In campo succede di tutto, con giocatori evidentemente in confusione e il portiere (mvp del match) Mirotta che atterra Guerrero fuori area, facendosi espellere a 30 secondi dalla sirena. Il rigore è trasformato da Zavagli (23-22), ma nell’ultimo contropiede con gli arancioblù sbilanciati in attacco, è Zungri a chiudere il match. Nonostante una prestazione non all’altezza delle proprie caratteristiche, dunque, il Romagna rischia il clamoroso ribaltone nel finale.
La cronaca del match
In campo si respira equilibrio nella prima parte del match, fino al 6-6 al 13’, con le doppiette di Tondini e Guerrero. Ma da quel momento l’attacco si blocca completamente perdendosi in una caterva di errori di impostazione e al tiro: per 10’ nessuno segna, lasciando scappare i catanesi sul 12-6. Negli ultimi minuti gli ospiti tentano di accorciare, ma non vanno oltre al 15-10 dell’intervallo, anche perché l’argentino Pereyra è pressoché immarcabile con 8 reti (9 complessive a fine gara).
Nella ripresa i due portieri Mirotta e Haj Frej diventano protagonisti con numerosi interventi. Mascalucia vola in contropiede, ma il Romagna cerca di restare aggrappato nel punteggio: il gap a favore dei padroni di casa resta mediamente attorno alle 3-4 reti (17-13, 19-16 a metà frazione), fino al momento clou con la rete del 22-17 di Zungri e il miracolo di Mirotta su Ceroni a circa 10’ dalla sirena. Sul tiro alto di Rotaru a 5’ dalla fine sembra finita, ma ci pensa quella “follia” sportiva di Pereyra a ridare fiducia agli ospiti. I locali crollano mentalmente, ma c’è troppo poco tempo per la rimonta romagnola. Finisce 24-22 per Mascalucia che aggancia Campus Italia a quota 10 (gli azzurri in campo domani a Sassari).
Il prossimo turno
Il Romagna tornerà in campo sabato 22 febbraio (alle ore 17) nel Centro Federale “Casa della Pallamano” di Chieti, per affrontare il Campus Italia che, dopo il successo all’andata al PalaCattani di Faenza, ha iniziato un declino netto in classifica, dove ora risiede nei bassifondi (la squadra gioca, comunque, fuori classifica). Quindi un turno di riposo per via della Coppa Italia e, sabato 8 marzo (alle 19) al PalaCavina andrà in scena il derby contro Carpi che potrebbe essere decisivo nella corsa ai playoff, ora lontani tre punti.
TEAM MASCALUCIA-PALLAMANO ROMAGNA 24-22
Mascalucia: Mirotta, Pistone, Bianchi 3, Squillaci, Consoli 3, Costanzo, Battiato 1, Zungri 4, Celano, Campione, Barbagallo, Tilotta, Giuffrida 2, Villani 2, Pereyra 9. All: Randis
Romagna: Maistrello, Haj Frej, Bianconi 2, Garau 1, Ceroni 2, Ariotti, Guerrero 3, G.Mengoli, Tondini 4, Rotaru 6, Zavagli 3, Ramondini 1, Stabellini, Pompei. All: Ortega