Nel territorio della Diocesi di Imola è presente oggi una popolazione scolastica con molte migliaia di studenti, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado dalla materna alle superiori, cui vanno aggiunti i bambini di età inferiore ai tre anni presenti nei nidi, ed un numero consistente di iscritti ai corsi universitari attivati ad Imola. Una concezione diffusa ma surrettizia distingue gli istituti scolastici in pubblici e privati, confinando la connotazione cattolica del processo educativo ai secondi, sopprimendola o almeno comprimendola nei primi. In realtà è più aderente alla realtà e quindi più corretto concepire tutte le scuole come pubbliche, in virtù della rilevanza sociale dell’azione educativa, distinguendo tra istituti statali e non statali.
L’importanza dell’educazione dei giovani è al vertice dell’azione pastorale della Diocesi di Imola, che in ambito scolastico la estrinseca principalmente in tre modi: la formazione dei docenti, l’insegnamento della religione cattolica, la promozione e gestione di scuole non statali, in attuazione del principio liberale che evita i monopoli in ogni ambito della vita sociale.
Se per quanto riguarda le scuole dell’infanzia grande parte degli alunni frequenta scuole non statali o comunali, per le scuole primarie e secondarie la percentuale cresce vertiginosamente a favore delle scuole statali.
La Chiesa Cattolica e la Diocesi di Imola hanno particolarmente a cuore l’educazione di tutti gli alunni. Il suo contributo all’azione educativa si può estrinsecare però in modi differenti, connessi al tipo di istituto frequentato. Nelle scuole statali e comunali si concentra sulla formazione dei docenti e sull’insegnamento della religione cattolica, nelle scuole non statali investe complessivamente il progetto educativo.
Pure nella difformità delle situazioni sopradescritte è evidente che la Chiesa Cattolica e la Diocesi di Imola agiscono con uguale sollecitudine pastorale nei confronti di tutti gli alunni e i docenti cattolici, a prescindere dal tipo di scuola frequentato. In particolare i cattolici, come cittadini a pieno titolo, hanno il diritto e il dovere di operare nelle scuole statali e comunali attraverso tutti gli strumenti di partecipazione demo-cratica previsti dalla legge.
© Riproduzione riservata