Verso la fine del maggio 2023, nell’alta valle del Santerno in comune di Firenzuola, si è costituito un comitato di cittadini composto da circa 50 titolari di aziende del territorio per evidenziare un aggravio di problemi della Sp 610 Montanara in seguito alle frane del 16/17 maggio do quell’anno. «La situazione era già, prima del nubifragio, di totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria, al punto da ledere, secondo noi, i principali diritti costituzionali del cittadino, al lavoro, allo studio, alla salute, ecc…» fanno sapere i membri del comitato che, a distanza di oltre un anno e mezzo dagli eventi franosi, ha deciso di presentare un esposto alla procura di Firenze, curato dall’avvocato Antonio Mancino di Imola. «L’esposto da noi presentato vuole descrivere nel dettaglio tutti i disagi creati da 20 anni di assenza di manutenzione su una strada che è unico collegamento per il nostro comune con Imola, sede di scuole e di lavoro».
Tra i punti critici evidenziati nell’atto la presenza di un senso unico alternato regolato da un semaforo dal 2010 nel tratto in località Bruscaia (al km 74 della provinciale gestita dalla Città Metropolitana di Firenze), e la presenza di un ponte Bailey in località Ca’ Bassa di Coniale al km 64+954 aperto da settembre 2024 per bypassare il ponte sul Santerno bisognoso di interventi ed oggetto di limitazioni (per mesi il transito a senso unico alternato è stato regolato da un semaforo).
L’esposto vuole inoltre porre attenzione sul fatto che la Sp 610 è l’unica via di accesso per manutenzione e per emergenza alle finestre Tav (nei pressi di San Pellegrino è presente l’unico tratto non in galleria della linea Bologna-Firenze, ndr). I cittadini si chiedono quindi, rimettendosi al giudizio della procura di Firenze, se questo modo di gestire la cosa pubblica sia secondo legge, ipotizzando i seguenti reati: omissione di atti d’ufficio; interruzione di pubblico servizio; frana colposa».
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