13, Marzo, 2025

Musica alta e interventi delle forze dell’ordine, il questore chiude per 15 giorni il bar Virginia

«Chiuso perché dà fastidio il karaoke!» recita un foglio sulla porta del locale di via Appia, sopra quello affisso dagli agenti

«Chiuso su disposizione del questore» recita l’avviso affisso dagli agenti del commissariato di Imola sulla porta del bar Virginia di via Appia. «Chiuso perché dà fastidio il karaoke!» replica un altro cartello posizionato dall’attività, come una sorta di risposta.
Il questore di Bologna, Antonio Sbordone, ha disposto la sospensione temporanea delle autorizzazioni per un periodo di 15 giorni a partire da oggi per il bar Virginia, aperto nel maggio scorso in via Appia nei locali dell’ex Costanzi.
La chiusura, come spiegato dal commissariato di via Mazzini, deriverebbe da una serie di controlli e di interventi delle forze dell’ordine iniziati già nel giugno scorso, in seguito a lamentele dei residenti per musica ad alto volume. Segnalazioni che avevano dato origine a controlli ad hoc da parte delle forze dell’ordine, che nel corso dei mesi avrebbero riscontrato alcune irregolarità relative al regolamento comunale sulle attività rumorose temporanee. Sul posto era intervenuta per le misurazioni anche Arpae.
Tutti questi interventi, segnalati alla questura, hanno quindi portato alla sospensione dell’attività per 15 giorni ai sensi dell’articolo 100 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), che dà al questore la facoltà di «sospendere la licenza di un esercizio […] che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini». Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.

«Il karaoke dà fastidio? Ce ne andiamo»
Non ci sta, tuttavia, la famiglia di Virginia Consigli, giovane titolare dell’attività. «Abbiamo sempre chiesto i permessi al Comune per svolgere le serate in regola – sostiene Daniela Ruggini, madre della titolare e collaboratrice del locale -. Si vede che il karaoke dà troppo fastidio ai vicini e il rapporto si è deteriorato. Non abbiamo sforato limiti di orario o volume, anche perché le serate karaoke si svolgevano all’interno del locale». La titolare si è già rivolta a un legale per fare ricorso al prefetto contro il provvedimento di sospensione temporanea dell’attività. Ma sembra che la permanenza dell’attività a Imola (compreso il laboratorio di pasticceria in via Emilia) sia comunque finita: «Chiuderemo il locale e torneremo a Firenze – conclude, amareggiata, Daniela Ruggini -. Siamo arrivati a Imola con le migliori intenzioni, investendo parecchio nei due locali, ma la situazione è diventata insostenibile. Ora basta, non ci sono più le condizioni per proseguire con l’attività». Già da mesi l’attività di via Appia risulta in vendita sul sito subito.it.


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