La palazzina dell’ex ospedale psichiatrico Lolli di Imola, i musei dedicati allo scultore Angelo Biancini (Castel Bolognese) e all’aviatore Francesco Baracca (Lugo), l’antico borgo di Portonovo (Medicina). Sono i quattro luoghi del nostro territorio che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato 22 e domenica 23 marzo per le Giornate Fai di Primavera, il principale evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano.
A condurre i visitatori di questi luoghi “nascosti in bella vista” del territorio saranno gli aspiranti ciceroni delle scuole che aderiscono all’iniziativa. Le visite sono gratuite e ad accesso libero.
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La palazzina LolliL’ex manicomio Lolli di Imola venne costruito in un’area appena oltre le mura della Rocca Sforzesca. All’interno dell’area si può ammirare una ex ghiacciaia interrata e ampie zone verdi con alberature secolari.
Per il primo ospedale psichiatrico imolese venne scelta una vasta area dell’orto edificabile in seguito alla soppressione del Convento delle Cappuccine. Il suo fondatore e direttore, il medico Luigi Lolli (a cui sarà poi intitolato), si rivolse all’architetto napoletano Antonio Cipolla. Nel 1869 il progetto divenne definitivo e l’esecuzione della nuova struttura, fu affidata a tecnici e maestranze locali e completata nel 1880.
Il complesso dell’ex Lolli, è oggi di proprietà dell’Ausl di Imola e copre una superficie di oltre 40.000 mq. Tra i padiglioni, collegati con portici, si aprono vari spazi verdi. Attualmente il complesso ospedaliero è sede di vari servizi quali ambulatori medici, Centro prenotazione e prelievi, Servizi di salute mentale e Farmaceutico, Uffici Amministrativi, ecc. Visite a cura del Gruppo FAI di Imola e di alcune classi de polo liceale di Imola.
Il museo all’aperto Angelo Biancini
Angelo Biancini, nato a Castel Bolognese nel 1911, è stato un artista molto apprezzato, noto per le sue sculture in tutta Italia. La visita, un percorso itinerante, mette in evidenza il legame profondo tra la città e il suo artista, noto per la straordinaria produttività e sensibilità civile. Il percorso avrà inizio dalla scuola G. Pascoli e si snoderà attraverso il paese, dove verranno illustrate le opere collocate nel cortile privato della famiglia Biancini. Da lì, si proseguirà per visitare il ricco Museo Civico, eccezionalmente aperto per i visitatori FAI, dove saranno esposte alcune opere provenienti da collezioni private. Un percorso autonomo condurrà poi alla pregevole e complessa via Crucis, una delle opere fondamentali dell’artista, situata nel viale del cimitero, dove sarà anche possibile ammirare la tomba della Famiglia Biancini. Domenica 23 marzo, alle ore 17,30 Alberto Mingotti terrà la conferenza presso il palazzo comunale a tema Angelo Biancini, le forme della scultura.
Apprendisti Ciceroni della scuola media G. Pascoli (Istituto Comprensivo C. Bassi).
Il museo Francesco Baracca
Il Museo Francesco Baracca, dedicato all’eroe del volo della prima guerra mondiale, si trova oggi nel palazzo della famiglia Baracca, nel centro storico di Lugo di Romagna, località in cui l’eroe era nato il 9 maggio 1888. La visita guidata dai giovani apprendisti Ciceroni permetterà di spaziare, al di là dei classici cimeli di guerra, in molti altri ambiti significativi: dalla vita di Francesco Baracca con i suoi molteplici interessi (musica, teatro, vita mondana), alla nascita dei “cavalieri del cielo”. E, ancora, il mito del cavallino rampante divenuto simbolo della Ferrari. Sarà questa l’occasione per scoprire alcune testimonianze inedite, e per vedere il museo dopo i recenti restauri (a cui ha contribuito anche il FAI), resi necessari a seguito dei danni dovuti alla alluvione del maggio 2023. Il percorso terminerà al monumento di Baracca, nel cuore di Lugo. Apprendisti Ciceroni gli studenti del Liceo di Lugo.
Portonovo, città ideale del ‘700
La località di Portonovo si trova nell’estremo lembo settentrionale del territorio di Medicina, al centro delle terre che dall’età medievale costituivano il patrimonio della Partecipanza di Medicina. L’abitato di Portonovo, nella sua conformazione urbanistica e architettonica, risale a un preciso progetto della Comunità di Medicina che, a partire dal 1730, volle qui costituire il centro operativo dell’azienda consortile. Tutti gli edifici settecenteschi sono disposti ai lati della lunga strada rettilinea che ha origine presso Buda. Durante la visita saranno approfonditi diversi aspetti di Portonovo: la storia del borgo e della chiesa, l’agricoltura nel corso dei secoli, i fatti del Forcaccio del 1920, la vita di don Dante Barbanti e le imprese di Giacomo Bulgarelli, calciatore del Bologna e gloria locale.
Informazioni sui luoghi tratte dal sito del FAI. Per tutte le info sulle visite: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=EMILIA%20ROMAGNA
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