«Avete mai subito un intervento al cervello? Io sì, quando avevo 16 anni. Sapete qual è stato il ruolo della risonanza magnetica? Cruciale». È con queste parole che il bubanese Carlo Golini, dottorando in Fisica applicata all’Università di Bologna, il 5 marzo ha esordito alla fase dell’ateneo bolognese della Three-Minute-Thesis Competition, gara di divulgazione scientifica che lo ha visto arrivare al primo posto.
Il riconoscimento lo pone ora tra i candidati italiani che si giocano la finale europea del Coimbra Group, un network accademico che raggruppa 39 università di tutta Europa. «Non mi aspettavo di vincere, non era il mio obiettivo principale» racconta Golini (nella foto al centro), con un entusiasmo misurato, ma sincero. «A me interessa raccontare la mia esperienza, far capire perché faccio questo lavoro e quello che faccio».
La competizione prevedeva una sfida di tre minuti: ogni candidato doveva spiegare la propria ricerca a un pubblico non esperto, in modo chiaro e coinvolgente. Golini ha scelto di raccontare due filoni principali della sua ricerca: il supporto della radiologia nel restauro di beni culturali e lo studio delle neuroimmagini per la diagnosi dell’ictus.
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