Quattro nuovi prodotti o ricette del territorio imolese entrano tra le eccellenze bolognesi, ricevendo la denominazione De.Co (denominazione comunale di origine). La convalida ufficiale è arrivata negli scorsi giorni dalla giunta del Comune di Bologna.
Si di tre ricette tipiche di Imola e di una di Casalfiumanese: la Vera torta di Imola o Torta degli sposi, dolce tradizionale simbolo delle grandi occasioni, i Cappelletti d’Imola, piatto tipico delle feste come il Natale, i matrimoni e le ricorrenze speciali, lo Scalogno di Romagna, con una storia di almeno tremila anni e coltivato secondo rigorosi disciplinari di produzione integrata, e i Ravioli di Casalfiumanese, protagonisti dell’omonima sagra che questo fine settimana festeggia il secolo di vita.
Questi riconoscimenti si aggiungono all’Albicocca reale, alla ricciola e al garganello, riconosciuti col marchio nel 2023.
La Vera torta, i cappelletti e i garganelli di Imola sono inoltre le ricette che nel 2019 sono state depositate al registro della Camera di Commercio.
La ricetta della Vera torta o Torta degli sposi
Condividiamo la ricetta della Vera torta, depositata nel 2019 alla Camera di Commercio.
Ingredienti
Vera Torta: 500 g Ricotta vaccina o di pecora ben sgocciolata;400 g Zucchero grezzo di canna; 250 g Mandorle pelate tostate e tritate; 125 g Amaretti sbriciolati; 200 g Cedro candito sminuzzato; 8 uova fresche; 1 baccello di vaniglia.
Per la bagna: 150 ml Liquore Mandorle amare; 50 ml Liquore Alchermes.
Procedimento per realizzare la Vera torta
Preparazione della bagna: mescolate il liquore Mandorla amara e l’Alchermes, nelle proporzioni indicate in ricetta, è facoltativo diluire con un po’ di acqua.
Per il composto: Tostate le mandorle pelate, basta metterle in una padella con un goccio di olio di semi e due cucchiaini di zucchero di canna, fatele saltare qualche minuto, quando saranno dorate lasciatele raffreddare e trita-tele finemente. A coltello sminuzzate accuratamente il cedro candito poi sbriciolate gli amaretti e bagnateli con una parte della bagna. Separate i tuorli d’uovo dalle chiare. In una ciotola sbattete manualmente i tuorli con lo zucchero e i semini che avete prelevato dal baccello di vaniglia (tagliare per il lungo il baccello di vaniglia e con la lama di un coltello raschiare i semini); dopo qualche minuto quando l’uovo si sarà schiarito, incorporate la ricotta (che in precedenza avrete schiacciato con i rebbi di una forchetta), infine unite gli altri ingredienti: mandorle tritate, cedro sminuzzato, amaretti sbriciolati. Infine, montate gli albumi a neve e incorporateli delicatamente nel composto.
Per la cottura: Scegliete una teglia rotonda da forno bassa con il bordo sganciabile del diametro di circa 30 cm, lo spessore della torta non dovrà superare i 3-4 cm di altezza, imburrate la teglia e versate il composto. Infornate a 170°C per circa 60-80 minuti. Fate brunire la superficie, la coloritura è decisiva per profondere il gusto caratteristico della Vera torta. Sfornate e a caldo spennellate in superfice la bagna, rimettete in forno la tortiera per qualche minuto, ciò darà un caratteristico sapore e farà evaporare gran parte dell’alcol.
Per l’allestimento: Togliete dal forno la tortiera e lasciate raffreddare, capovolgete la Vera torta, su un piano con sottostante centrino di carta goffrata.
Decorate secondo la vostra fantasia: una semplice spolverata di zucchero a velo, una glassa Ghiaccia Reale oppure qualche fiore edibile, che non sia però troppo invasivo; mettete la torta su una alzatina e servite intavola. Affinché il sapore sia più caratteristico e aderente al gusto della tradizione è consigliabile preparare la Vera Torta uno o due giorni prima del consumo; avvolgete la tortiera con una pellicola e lasciate riposare a temperatura ambiente.
Varianti ammesse
La glassa con Ghiaccia Reale (albume, glucosio, zucchero a velo e succo di limone) naturalmente bianca, valorizza notevolmente la Torta degli sposi rendendola degna di un gran finale nel banchetto di nozze.
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