Il disastro ambientale della discarica franata nel rio Rovigo tra Palazzuolo e Firenzuola continua a preoccupare anche la vallata del Santerno, dove il torrente sfocia e dove i rifiuti sono già arrivati.
Oggi Arpa Emilia Romagna effettuerà un sopralluogo a Castel del Rio, con prelievo di campioni d’acqua, e la settimana prossima ne farà un altro con l’utilizzo di un drone per ispezionare dall’alto, in accordo con Arpa Toscana.
Hera, che è il gestore dei rifiuti anche nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola, ha già installato tre reti per intercettare i rifiuti e a breve ne saranno posizionate altre due. Nonostante i dubbi sulla loro efficacia già espressi dal Cai di Imola: «Non è sufficiente, basta che il fiume si ingrossi un po’ e salta via» riferiva Ivano Cobalto, presidente Cai Imola, al nostro settimanale. «Se non si interviene subito ci troveremo quei rifiuti anche a Imola».
«Dalla Regione massima attenzione. Già programmato per la prossima settimana il sorvolo di un drone per monitorare la situazione e consentire dall’alto il controllo in aree difficilmente accessibili. Per maggior sicurezza, i tecnici di Arpae effettueranno un sopralluogo – spiega l’assessora all’Ambiente, Irene Priolo -. La Regione si è attivata subito, stiamo seguendo l’evolvere della situazione; Arpae è in stretto contatto con Arpa Toscana, che sta coordinando l’intervento nel proprio territorio. La situazione, quindi – conclude Priolo – è attentamente monitorata e saremo pronti a intervenire immediatamente se ce ne sarà la necessità».
Nei giorni scorsi associazioni e cittadini dell’Alto Mugello avevano lanciato il loro grido d’allarme: «Noi, associazioni del territorio e cittadini dell’Alto Mugello, esprimiamo profonda preoccupazione e allarme per la grave emergenza ambientale che sta colpendo i fiumi Rovigo e Santerno – si legge nell’appello sottoscritto da diverse realtà del territorio -. Un disastro ambientale di proporzioni allarmanti sta minacciando il cuore della nostra valle, colpendo l’intero ecosistema, la salute dei cittadini e l’economia locale. Questa discarica si trova lungo la Strada provinciale 477 dell’Alpe di Casaglia e rimase attiva per un breve periodo, presumibilmente dal 1971. Ad oggi si stima che il 20% del totale sia crollato».
© Riproduzione riservata